Le dichiarazioni di Leonardo Bonucci al termine di Sassuolo-Milan ai microfoni di Premium Sport: “E’ bello ricevere attestati stima dai giovani, è bello dedicare la vittoria ai tifosi e e soprattutto a quelli più piccoli. Credo che in questo primo periodo di stagione sia mancata l’amalgama del gruppo: sono arrivati tanti giocatori nuovi, dobbiamo ripartire con la forza e l’unità di squadra. E’ stato bello vedere sul momento dei gol tutti abbracciati e gioire con tutti i ragazzi panchina, che si sono buttati in campo. Piano piano sta crescendo l’affiatamento e presto arriveranno anche i risultati. Ci manca fare salto sotto l’aspetto della personalità, palla al piede stiamo crescendo e abbiamo incominciato a difendere meglio a livello di squadra. Con le qualità che abbiamo possiamo fare bene. Se è meglio Suso o Dybala? Suso per noi è un giocatore fondamentale, importante in fase offensiva ma anche in fase difensiva, utile per noi difensori. E’ un talento straordinario: l’ho studiato da avversario , ora da compagno di squadra vedo dei piccoli dettagli che ci aiutano a fare differenza. La squadra è con lui e lui è con la squadra. Paulo è un grande talento, entrambi hanno sinistro buonissimo e faranno una grande strada. Dybala ha un passo avanti perché ha esperienza a livello europeo, e questo al momento lo fa essere migliore, ma anche Jesus avrà modo di fare un grande percorso a livello internazionale e potrà diventare un grande giocatore. Normale che giocare con compagni reparto per tanti anni rende le cose più facile, ma sto conoscendo Romagnoli, Musacchio, Zapata. Ma dovevo migliorare innanzitutto io come singolo per fare poi la differenza. Ma come ho già detto stiamo facendo un grande passo come compattezza di gruppo e questo farà la differenza. Quando si parla di personalità vuol dire mettersi a disposizione compagno. Devo farlo io quando ha palla Gigio e poi i centrocampisti e gli attaccanti, solo così il gioco diventa armonioso. L’abbiamo fatto nel secondo tempo e si sono visti i risultati. I problemi che ci sono stati sono stati dettati da pressioni e paure che avevamo addosso, ma dobbiamo liberarcene; anche perché abbiamo giovani di qualità e talento ed è un peccato non sfruttarle. Riscatto in nazionale? Io non devo riscattare niente, se sono arrivate le critiche vuol dire che ho dimostrato di non essere all’altezza di quello che ho fatto nelle precedenti stagioni, ora con un paio di partite fatte bene non vuol dire che sono tornato. Ora devo continuare così per dimostrare quello che sono e per ripagare la fiducia della società e del mister che mi hanno voluto qui”.
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