La stagione calcistica 1994-95, quella immediatamente successiva al memorabile 4-0 rifilato ad Atene al Barcellona di Johan Cruyff, si apre con una novità per i tifosi rossoneri: per la prima volta nella gloriosa storia del loro club, sono, infatti, ben quattro le divise ufficiali a disposizione dei diavoli guidati da Fabio Capello.
Lo sponsor tecnico dell’epoca (Lotto), già legato da un anno al club meneghino, decide, infatti, di affiancare alle prime due maglie un completo total white (utilizzato solo in occasione della semifinale e finale di Champions League di quell’anno) ed un altro interamente giallo.
Quest’ultimo, assoluta new entry nell’abbigliamento del Milan, fino a quel momento fortemente legato ai colori della tradizione, si dimostra, sin da subito, fortunato, dato che, proprio in maglia gialla, i rossoneri riescono ad imporsi per 2-0 nel match di ritorno di Supercoppa Europea contro l’Arsenal, conquistando il secondo trofeo stagionale.
L’effetto positivo prodotto da questa divisa non è passato, peraltro, inosservato a uno che di scaramanzia, Milan e giallo se intende: ossia l’ex a.d. rossonero Adriano Galliani. Il condor, infatti, a margine dell’incontro di Champions perso, nel 2012, per 0-3 dai rossoneri proprio contro l’Arsenal, tuona contro l’utilizzo della maglia nera (ritenuta sfortunata) da parte della sua squadra, e annuncia che, da quel momento, il Milan avrebbe vestito nuovamente la maglia aurea, come già avvenuto in passato nell’anno del centenario e nella stagione 2004-05.
Al diavolo, allora, le mode o l’estetica. Il giallo porta bene e, già, per questo ci piace!