Storia di un ex, Mario Yepes: un capo “calima” per i rossoneri

Nel marzo 2010, mentre impazza la moda dei parametri zero, la dirigenza milanista riesce a strappare la firma del centrale difensivo Mario Yepes, da due stagioni in forza al Chievo e il cui contratto con i veneti è prossimo alla scadenza.

Nel tragitto lungo 16 anni che lo porta in rossonero, il colombiano ha calcato i campi, oltre che del proprio paese, di Argentina, Francia (in particolare del P.S.G., dove ha giocato per 4 stagioni) e Italia, cambiando, finanche, ruolo: da punta a difensore centrale.

Yepes veste la maglia del Milan per tre stagioni e, nell’anno dello scudetto 2010/11, diviene la prima alternativa alla coppia titolare Nesta-Thiago Silva. Si deve attendere un anno, però, prima di ammirare la sua prima rete rossonera, con la quale completa la spettacolare rimonta, da 3-0 a 3-4, sul Lecce di Di Francesco.

Data l’imminenza dei Mondiali di Brasile 2014, il difensore colombiano decide di accasarsi all’Atalanta per giocare con maggiore continuità. Dopo una sola stagione in nero-azzurro, si trasferisce, infine, al San Lorenzo, dove chiude la carriera da calciatore.

Oltre alla Copa América del 2001 con la Colombia, Yepes è riuscito a vincere tutti i titoli nazionali dei campionati in cui ha militato.

Attualmente fa l’allenatore al Deportivo Cali e possiamo solo immaginare quanto i suoi discorsi riescano a caricare Los Verdiblancos.

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