Montella pagherà per tutti. Ma perché stravolgere tutto?

Lo ammetto, ho sbagliato. Tutte le perplessità che sollevavo quest’estate sul lavoro della nuova dirigenza rossonera si stanno rivelando fondate. Ma, sinceramente non pensavo nemmeno io che la situazione precipitasse in modo così rapido. Fassone e Mirabelli hanno fatto e stanno facendo peggio di quanto mi aspettassi. La campagna acquisti superdispendiosa e glorificata da tutti, a partire dai tifosi e dalla stampa “imparziale” (con tante virgolette), si sta rivelando deleteria.

Infatti la squadra dell’anno scorso, tecnicamente molto modesta, aveva un gioco e una logica, grazie all’ottimo lavoro svolto da Montella. Hanno pensato bene di stravolgerla totalmente comprando qua e là. Invece di salvare quello che di buono era stato costruito hanno preferito rottamare tutto. Stavano “tagliando” addirittura Donnarumma, per il quale era stato prefigurato un anno di tribuna punitiva. Si è salvato solo lui, insieme a Romagnoli che dopo aver passato due anni per imparare a giocare a quattro è stato costretto a tornare a tre. Per il resto nove giocatori nuovi, pensati per giocare con il 3-5-2, modulo che sa di imposizione, altro che i “diktat berlusconiani”…

A parte il fatto che non esiste una squadra al mondo che cambia nove titolari e pensa di poter fare bene. Oltretutto tra questi nove, costati complessivamente la bellezza di 250 milioni, non c’è nessun campione. E insisto NESSUNO. Ma questo lo dico da giugno. Tralasciamo André Silva, sospendiamo il giudizio su Chalanoglu, ma sicuramente l’operazione peggiore è stata quella di Bonucci. La Juve doveva cederlo e nessun grande club in Europa era davvero interessato a prenderlo e a dargli 8 milioni all’anno. Noi abbiamo deciso non solo di acquistarlo per 40 milioni ma addirittura di assicurargli un ingaggio “alla Ibra”, senza precedenti per un difensore centrale. Nemmeno Baresi, Nesta e Thiago si avvicinavano a quelle vette. Non solo, per la prima volta la società ha imposto la fascia di capitano allo juventino Bonucci, senza tenere conto delle logiche e degli equilibri dello spogliatoio. Le prestazioni di Bonucci senza il trio Buffon-Chiellini-Barzagli hanno accelerato la rottura degli equilibri. Ed è normale che a uno che arriva come il salvatore della patria e che prende il quadruplo dello stipendio medio cadano addosso tutte le responsabilità. Il like “involontario” di Locatelli la dice lunga sulla situazione di uno spogliatoio tutt’altro che unito. E non potrebbe essere altrimenti. Ovviamente io sto dalla parte del Loca, quello che un anno fa saltava il bianconero Bonucci e scaricava nella porta di Buffon tutta la sua fede rossonera…. Un gol “involontario” come il like.

Apriamo il capitolo più doloroso: Montella. Dopo aver fatto un’ottima stagione è stato confermato dalla nuova dirigenza, con contratto prolungato e corposamente ritoccato. Confermato lui e tutto il suo staff. Dopo le prime amichevoli estive con gli sparring partner dell’Europa League è stato elogiato. Poi, alla prima sconfitta, quella di Roma, è arrivata la bocciatura del modulo e l’imposizione del 3-5-2. Alla seconda sconfitta, quella di Genova, la giubilazione del suo fido preparatore atletico e la dura presa di posizione fassoniana.

La risposta di Montella è arrivata contro la Roma: volete il 3-5-2? Eccolo. Volete i nuovi acquisti? Eccoli, tutti insieme. Così poi non potrete dire niente. E infatti contro la Roma, come da manuale, perdiamo la terza partita su sette. Stavolta non arrivano le critiche al tecnico, solo una doppia analisi di gruppo. La triade si è riunita prima a San Siro dopo la gara e poi a Casa Milan. Sulle chiacchiere andiamo fortissimo, in campo un po’ meno.

Montella ovviamente non ha colpe, ma come ho sempre sostenuto, sarà lui a pagare per primo. Se non altro perché non è stato scelto dalla nuova dirigenza. Rimane da capire chi sceglieranno al suo posto. L’annata purtroppo è segnata, con buona pace di social media manager e di una parte della stampa. Il vero problema di Fassone e Mirabelli alla fine di questa stagione sarà il Milan fuori dalla Champions e trovare un capro espiatorio, magari affondando ancora sul passato. A proposito di passato, è stato molto carino lo striscione della curva per fare gli auguri all’ex presidente Berlusconi. Ci sarà rimasto male Yonghong Li, che aveva compiuto gli anni quindici giorni prima e non glieli hanno fatti. Eppure ha appena tirato fuori 900 milioni per comprare il Milan… almeno un BUON COMPLEANNO in cinese se lo meritava…

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