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Mirabelli: “Abbiamo cercato Belotti, chissà in futuro. Conte? C’è Montella. Scetticismo su di noi? Il ritorno del Milan dà fastidio…”

Intervista lunghissima quella rilasciata da Massimiliano Mirabelli a Radio Rossonera, col direttore sportivo del Milan che ha toccato tantissime questioni, a cominciare dal mercato: “E’ stato difficile, l’avete vissuto con noi. Siamo stati catapultati come tutti sanno, non era facile proporsi da subito e cercare di dare certezze a chi chiamavano, dalle società ai giocatori, ma comunque ne abbiamo presi tanti. Una delle cose piu’ difficili è stato il rinnovo di Donnarumma, abbiamo trovato la disponibilità di tanti giocatori a voler venire al Milan. Bonucci? Non può essere un acquisto pianificato, perchè non avevamo idea che ci potesse essere la possibilità di prenderlo dalla Juve, non avrei mai immaginato che si privassero di un giocatore così importante. Poi quando mi trovavo col suo agente Lucci per parlare di Bertolacci, più volte mi faceva battute su Bonucci e io gli dicevo di non farmi perdere nemmeno tempo. Fin quando ho parlato direttamente con Leo per verificare la cosa e ho visto che aveva una grandissima voglia e c’erano i presupposti per portarlo a Milano, ne parlai con Fassone e gli dissi “o la chiudiamo in 24-48 ore o lasciamo perdere” e l’abbiamo fatta. Mino Raiola è uno degli agenti più importanti al mondo, gestisce grandi giocatori, non stiamo parlando di uno sprovveduto. Quando lui disse “Donnarumma non rinnova”, eravamo sconfortati ma abbiamo lottato e siamo riusciti a trovare l’accordo. Non crede nel nostro progetto? Lui è un po’ un attore, gli piace essere protagonista, gli piace dire queste cose anche perchè parlare del Milan significa stare sui giornali, anche se lui non ne ha bisogno. Certo, non crederci è un un po’ un’offesa verso i giocatori che lui ha da noi, ma è il gioco delle parti.

 Su Donnarumma è stata una situazione difficile, ma Gigio non ha mai detto di voler andare via. Belotti? E’ risaputo, abbiamo cercato di portarlo a Milano, è stata una cosa abbastanza difficile per diversi motivi, ma è un giocatore forte ed è un tifoso milanista e chi lo sa, magari un giorno potrà indossare la maglia che sogna da bambino. Cristiano Ronaldo? Jorge Mendes è uno dei migliori agenti che c’è nel mondo, ci siamo visti per tante cose, si è comportato molto bene con noi e con il Milan. Noi dobbiamo restare con i piedi per terra, è vero che c’è la voglia da parte di tanti giocatori di venire a giocare a Milano e nel Milan però pur avendo parlato di tanto dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Ronaldo comunque è come un’azienda, ma è il top, sempre il primo all’allenamento, ha sempre voglia di fare bene, l’abbiamo visto all’Europeo con quanta voglia ha trascinato la sua nazionale. Non è mai sazio, mai stanco, dev’essere un esempio per tutti, un bellissimo spot per i giovani”.

Mirabelli affronta poi la questione allenatore: “Conte? Noi abbiamo un allenatore di cui abbiamo grande stima, non pensiamo ad altri allenatori. Confronto sugli acquisti? Prima di arrivare all’acquisto di un giocatore, bisogna conoscerlo bene con una rete di scouting ed è un lavoro che si fa negli anni, perchè se sbagliamo vogliamo farlo con i nostri occhi. In molti fanno un lavoro con agenti e procuratori, noi cerchiamo di andare sul campo. Se l’allenatore vuole a tutti i costi un giocatore? Di solito c’è un confronto continuo, non c’è mai un allenatore che dica io voglio questo punto e basta. Kalinic, ad esempio, piaceva molto a Montella”.

Il nuovo Milan viene guardato con scetticismo: “E’ il gioco delle parti, un Milan in rinascita è un Milan che comunque dà fastidio. Media critici? Ci può stare, ognuno ha la propria idea, chi propositiva e chi invece ci guardano con diffidenza e un’idea negativa”.

Chiusura sui giovani: “Noi dovremmo investire di più già dai piccoli, quest’anno abbiamo investito direttamente sulla primavera perchè abbiamo dovuto mettere delle pezze. Abbiamo rafforzato la struttura di scouting dall’attività di base fino alla prima squadra, speriamo che porterà buone cose nei prossimi anni. Pellegri e Salcedo? Sono due ottimi prospetti, giovani interessantissimi, però il Genoa è diventata bottega un po’ cara. L’operazione Lapadula? Loro avevano necessità di fare questo tipo di investimento, cifra discretamente importante per il riscatto del giocatore e ora vogliono rifarsi economicamente con Pellegri e Salcedo…”

This post was last modified on 13 Ottobre 2017 - 01:47

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redazione