L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport sottolinea come la gara tra Milan e Roma, di scena alle ore 18.00 di oggi, sia caratterizzata da cinque duelli in grado di fare in modo che l’incontro diventi una sfida nella sfida. Nella fattispecie, il primo testa a testa riguarda i due portieri, Donnarumma e Alisson. Mentre l’estremo difensore rossonero ha dimostrato a più riprese di poter diventare l’erede di Gigi Buffon e di disporre di un potenziale immenso, il numero uno dei giallorossi, alla sua prima stagione da titolare, sta mettendo in scena prestazioni convincenti, tanto che potrebbe prendere parte al Mondiale di scena, quest’estate, in Russia.
Arriviamo poi al confronto diretto tra Ricardo Rodríguez e Aleksandar Kolarov. Entrambi hanno iniziato la stagione piuttosto bene, hanno dimostrato di poter disputare un buon campionato e hanno messo in circolo grinta e carisma. Il laterale sinistro elvetico, inoltre, è un rigorista quasi infallibile. L’ex esterno sinistro della Lazio, che ha deciso la gara d’esordio contro l’Atalanta, è invece un prezioso uomo assist.
Alessandro Florenzi e Alessio Romagnoli, stasera, hanno invece un doppio obiettivo in comune: offrire una prestazione convincente e dimostrare di essersi ripresi appieno dagli infortuni in cui erano incappati nei mesi scorsi. Mentre il jolly dei giallorossi è alla sua seconda presenza consecutiva, dopo il rientro successivo all’infortunio-bis al ginocchio, il centrale difensivo originario di Anzio è intenzionato a riscattare la prova offerta contro il Rijeka.
Altri due protagonisti della partita valida per il primo anticipo della settima giornata del campionato in corso sono Franck Kessié ed Edin Dzeko, che avrebbero potuto sfidarsi a parti invertite. Quest’estate, infatti, il centrocampista ivoriano era stato vicinissimo alla Roma. Il tutto prima che il Milan si inserisse e, facendo leva sulla volontà del giocatore, chiudesse l’affare. La prima punta bosniaca sarebbe invece potuta approdare in rossonero un’estate fa, quando il suo rapporto con Spalletti, per lo meno in apparenza, era arrivato al minimo sindacale.
Infine, arriviamo a Borini e a El Shaarawy. Il primo ha giocato nella Roma durante l’annata 2011/2012, segnando 26 reti in 10 presenze, prima di tornare in Inghilterra, mentre l’ala italo-egiziana, dopo due stagioni in cui sembrava sul punto di esplodere, incappò in un periodo di appannamento e lasciò il Milan, prima di tornare in Italia, tra le file dei capitolini, nel gennaio 2016.