MILAN-ROMA/ L’adattato Borini è il migliore dei suoi, bene anche Rodriguez e André Silva. Calhanoglu spaesato

DONNARUMMA 5.5 – Tanto provvidenziale su Florenzi, quanto impreciso nella respinta su Nainggolan, che concede alla Roma il più facile dei raddoppi
MUSACCHIO 6 – Annulla El Shaarawy, dimostrando carisma e concentrazione in fase difensiva
BONUCCI 6 – Il capitano va meglio rispetto alle ultime uscite, giocando molto di fisico contro un cliente non facile come Dzeko. E’ sua l’occasione più pericolosa dei suoi, l’urlo del gol gli viene negato da un grande Alisson
ROMAGNOLI 5.5 – Meno attento dei suoi compagni di reparto, per diventare una colonna del Milan servono ben altre prestazioni
BORINI 6.5 – Gioca in un ruolo che non gli appartiene, ma è il migliore in campo dei suoi. Tanta corsa, buona qualità e ottimi anche i ripieghi difensivi. Si candida ad essere il sostituto di Conti da qui in avanti
– dal 84° Bonaventura s.v.
KESSIE 6 – Stravince il duello fisico contro Strootman, ma quando dalle sua parti arriva Nainggolan trova pane per i suoi denti. Peccato che troppo spesso si perda nell’ultimo passaggio o nella conclusione
BIGLIA 5.5 – Prova a dare geometrie alla manovra del Milan, ma alla fine sono pochi alti e tanti bassi
CALHANOGLU 5 – Dopo un primo tempo ricco di imprecisioni migliora leggermente nella ripresa, ma troppo spesso appare confusionario. L’espulsione emblema di poca lucidità
RODRIGUEZ 6.5 – Spinge molto sulla sinistra contro clienti non facili come Florenzi e Bruno Peres ed i suoi cross mettono sempre in apprensione la retroguardia della Roma
KALINIC 5.5 – Fa a sportellate per tutta la partita con Manolas e Fazio, uscendone spesso “sconfitto”. Sui suoi piedi una delle migliori occasioni dei rossoneri
– dal 79° Cutrone s.v.
ANDRE SILVA 6.5 – Dopo le ottime prove in Europa League, Montella lo schiera titolare anche in campionato. Il portoghese fa tantissimo movimento sul fronte offensivo, trovando buona qualità nelle giocate

MONTELLA 5.5 – Affronta la Roma schierando ben nove acquisti estivi nell’undici iniziale. E la scelta sembra pagare fino al gol di Dzeko che taglia le gambe ai suoi ragazzi, con una squadra che – pur faticando nella manovra – almeno ci mette intensità e voglia. Borini ed André Silva lo ripagano, non certo Calhanoglu, che la mezzala proprio non può farla. Non siamo ai livelli pietosi delle sfide contro Sampdoria e Lazio, ma una squadra che punta alla Champions non può perdere tre partite su sette…

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