Milan-Genoa, le pagelle rossonere: incubo Bonucci, Kessié irritante

di Matteo Occhiuto – Ancora una volta, il cuore non basta. Il Milan non va oltre lo 0-0 casalingo contro il Genoa, rimanendo in inferiorità numerica per un tempo e mezzo a causa dell’espulsione, segnalata con l’ausilio della VAR, meritata di Bonucci per una gomitata a Rosi. San Siro incita i rossoneri fino al 90esimo ma, al triplice fischio, fa piovere i giustissimi fischi: la panchina di Montella adesso traballa davvero. Le pagelle della sfida secondo SpazioMilan.it:

Donnarumma voto 6 – Vivo nelle rare occasioni in cui il Genoa tenta di creargli qualche grattacapo: certamente non il pomeriggio più complicato della sua carriera.

Bonucci voto 4 – Emblema di questa squadra. E non, purtroppo, nel modo auspicato dal popolo e dalla dirigenza rossonera al momento del suo acquisto. Espulsione sacrosanta: il movimento del suo gomito destro è, oltre che inspiegabile, innaturale. Giacomelli perdona, il VAR no. La speranza è che le giornate di squalifica -presumibilmente tre- che prenderà con quest’espulsione gli servano per uscire dal tunnel in cui è piombato.

Rodriguez voto 6,5 – Riproposto nuovamente come centrale di sinistra nella difesa a tre, non sfigura: chiude bene le offensive genoane e si propone spesso in avanti, nel tentativo di scardinare la folta linea difensiva di Juric.

Zapata voto 6 – Senza infamia e senza lode: il Genoa difficilmente arriva dalle parti di Donnarumma, anche per i meriti del colombiano. È pur vero, però, che quando riesce a sfondare lo fa dalle parti del numero 17.

Borini voto 6,5 – Generoso oltre ogni logica. L’ex Liverpool asfalta la fascia di competenza, annullando un osso non proprio morbidissimo come Laxalt. Ne servirebbero, e probabilmente non siamo i primi a pensarlo, undici come lui.

Biglia voto 5,5 – Non riesce a far quadrare le geometrie della farraginosa manovra rossonera. Messo sicuramente in difficoltà da un compagno di reparto, Kessié, che sceglie di giocare evidentemente da solo, ma comunque troppo vaporoso.

Kessié voto 5 – Il rendimento altalenante di quest’inizio di campionato sta lasciando spazio ad un costante grigiore nel livello qualitativo delle sue prestazioni. Fisicamente scarico, a tratti tecnicamente irritante.

Bonaventura voto 5,5 – Tenta, invano, di accendere la luce per il Diavolo ma appare macchinoso nelle giocate. (dal 22′ st Calabria voto 5,5 – Non ha un grandissimo impatto con la partita, nonostante tutte le attenuanti del caso. )

Suso voto 6 – Per l’ennesima volta dimostra di non riuscire ad esprimersi al meglio nel ruolo di seconda punta. Sarebbe il caso, probabilmente, di collocarlo nel ruolo a lui più congeniale, quello di trequartista.

Calhanoglu voto 5 – Prestazione opaca, seppur non facilmente giudicabile. Costretto a chiudere anzitempo la sua gara nuovamente a causa di un cartellino rosso, stavolta però non comminato ai suoi danni. (dal 26′ pt Romagnoli voto 6 – Tiene bene la posizione, subentrando in un momento di enorme difficoltà psicologica per la sua squadra)

Kalinic voto 5 – In molti, fin dai tempi di Firenze, ne esaltano l’importanza tattica e il lavoro oscuro fatto per la sua squadra. Oggi, però, manca anche in questo, oltre ad essere evanescente in area di rigore genoana: cestina imperdonabilmente l’unica occasione che gli capita sui piedi. (dal 39′ st Cutrone voto sv – Poco, forse troppo, lo spazio concessogli da Montella: forse, la sua grinta sarebbe stata più utile molto prima  )

Montella voto 5,5 – Schiera una formazione, oggettivamente, di difficile lettura tattica. L’inizio della sua squadra, tuttavia, è propositivo ed incoraggiante. L’espulsione di Bonucci cambia però le carte in tavola, tarpando le ali all’Areoplanino. Tardivo, però, l’ingresso in campo di Cutrone, la cui verve avrebbe potuto generare l’episodio decisivo.

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