Mancano solo tre giorni. Il clima a Milano si fa sempre più caldo in attesa di Inter-Milan. Di derby Mauro Tassotti ne ha giocati ben 27. L’ex bandiera rossonera, in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ha analizzato i diversi momenti dei due club, le difficoltà dei due tecnici nel preparare gare di tale portata e il risultato con il quale potrebbe chiudersi il match.
Il derby da ricordare ?
“La semifinale di Champions League, ma anche uno che ho vissuto da giocatore terminato 2-1 con un colpo di testa di Hateley”.
Nelle ultime stagione i derby sono stati meno scintillanti…
“Sono cambiate tante cose nei due club, ci vuole tempo per tornare a certi livelli. Comunque i nuovi dirigenti del Milan stanno facendo un buon lavoro, hanno riportato entusiasmo con un mercato spumeggiante e non è poco”.
Un aggettivo per tutti gli allenatori con i quali ha lavorato al Milan ?
“Ancelotti, buoni e competente, uno che sapeva stare bene con tutti. Leonardo, passionale e entusiasta della vita che si nutre di passioni fortissime. Allegri, capace e svelto nella lettura delle partite. Con Seedorf, invece, non è stato un momento semplice ma non gli ho mai fatto la guerra. L’ho sempre stimato da giocatore, da allenatore bisognerà dargli tempo. Inzaghi, appassionato. Sa tutto di calcio e si è messo in gioco scendendo ad allenare in una serie minore. Non tutti lo avrebbero fatto”.
Perché il derby di Milano è così speciale ?
“Perché è una festa, i tifosi vanno insieme allo stadio. Non è così dappertutto”.
Ti piace l’idea di un San Siro per due, suggerita dal sindaco Sala ?
“A volte si sente dire che costruire è più facile di ristrutturare, ma penso che tutti i milanisti siano affezionati a San Siro”.
Ti piacerebbe tornare al Milan ?
“Il Milan è qualcosa di speciale per chiunque ci abbia lavorato, non soltanto per chi ha vestito la maglia da giocatore ma per tutti quelli che partecipano anche dietro le quinte. Credo che chi ci è stato tornerebbe sempre, poi bisogna vedere in quale ruolo”.
Milan o Inter, chi è più avanti nel lavoro ?
“L’Inter aveva un organico molto forte già nella passata stagione e non si capiva un rendimento così oscillante. Adesso Spalletti, che è un tecnico di grande esperienza, ha portato maggiore solidità. Rispetto al Milan l’Inter ha il vantaggio di aver inserito pochi nomi, ma credo sia successivo al fatto che non c’era bisogno di troppi ritocchi”.
Come terminerà questo derby ?
“Non saprei dire ma mi aspetto una gara spettacolare con molti gol. Dico 2-2. Certo che per Montella e Spalletti non sarà semplice lavorare, hanno tanti nazionali che torneranno poco prima del match”.
This post was last modified on 12 Ottobre 2017 - 13:00