Gazzetta, Boateng: “Bonucci, Gigio e Suso gli unici in grado di fare la differenza nel Milan. Su Montella…”

Il momento di crisi del Milan non sta passando inosservato. Dopo il faraonico mercato estivo, ci si aspettava tanto dai rossoneri che, al momento, sono decimi in campionato e reduci da un deludente 0-0 in Europa League contro l’Aek Atene accompagnato dai fischi di tutto San Siro. E’ tornato a parlare del ‘Diavolo’, in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Kevin-Prince Boateng, che la maglia rossonera l’ha indossata dal 2010 al 2013 conquistando l’ultimo scudetto vinto dal Milan, per poi fare un breve ritorno nel 2016.

Cosa pensi di Ancelotti ? 

Un ritorno di Carletto al Milan sarebbe un sogno, non potrebbe esserci tecnico migliore“.

Su Montella ?

In certi club, dove bisogna vincere, la panchina diventa ‘calda’ non appena si firma. Anni fa cacciarono Allegri… Fa parte del gioco, per tutti noi

Eppure nel derby i segnali positivi erano arrivati

Contro l’Aek non è andata bene, ma con l’Inter ho visto un buon Milan. Purtroppo Icardi gioca dall’altra parte. Uno dei top al mondo, un vero killer

Che ai rossoneri, forse, manca

Bonucci, Donnarumma e Suso sono gli unici in grado di fare la differenza. Ma vedo troppa poca grinta

Deluso da Bonucci ?

A torino c’erano tanti campioni, a Milan è il leader e possono starci alcune difficoltà. Col tempo dimostrerà di essere ancora uno dei migliori, ne sono certo

Mancano Berlusconi e Galliani ?

Hanno fatto la storia, Maldini, Kakà e altri l’hanno fatta in campo. Leggende, ma non ci sono più. Sosteniamo questa proprietà e questi ragazzi

Soddisfatto del mercato estivo ?

Diciamo di si, ma quanti nomi. E’ stato un problema. Si è parlato tanto di Aubameyang,uno dei migliori in Europa. Normale poi restare delusi

Qualcuno non è da Milan ?

Questo lo dirà il tempo

Giusto insistere sul 3-5-2 ?

Non mi è mai piaciuto questo sistema di gioco. Dai l’impressione di pensare più alla fase difensiva

Pensando al suo Milan, c’è qualcosa che no rifarebbe ?

Avrei potuto gestire meglio certi momenti, soprattutto al terzo anno. Ero il beniamino dei tifosi, il numero 10 e avevo tanta pressione. Mi è mancata una persona fuori dal campo in grado di aiutarmi. Ma zero rimpianti. Ho giocato partite importanti, vinto tanto e realizzato un ultimo sogno quando sono tornato e ho sentito ancora una volta il boato di San Siro per un mio gol

E’ stato inevitabile quindi dire no all’Inter ?

E’ vero, mi cercarono. Ma per me c’è solo il Milan, sono un uomo di parola

 

 

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