Vincitore del Premio Ghirelli dedicato alla letteratura sportiva, grazie al libro “Il leader calmo: come conquistare menti, cuore e vittorie“, Carlo Ancelotti ha parlato ai giornalisti presenti, dopo la consegna del premio.
“Sono contento di essere qui e parlare italiano“, scrive La Gazzetta dello Sport, “sarei venuto anche se il Bayern non mi avesse cacciato. Io sono sempre stato calmo e il mio modo di gestire le persone è sempre quello. Quando sono andato via dal Real Madrid dicevano che avevo troppi rapporti con i calciatori, al Bayern invece che ne avevo troppo pochi. Io non voglio avere rapporti con i calciatori, voglio avere rapporti con le persone. Ho rispettato sempre tutti alla stessa maniera. In 22 anni non ricordo momenti di difficoltà con i calciatori, né tanto meno al Bayern. E’ chiaro che fai delle scelte e così qualcuno gioca e qualcuno va in panchina. Poi sta nell’intelligenza dei calciatori accettarla e nella forza di una società supportare il tecnico“.
Dopo l’esonero in Baviera, Ancelotti è stato accostato al Milan, alla Roma ed alla Nazionale, tuttavia con Montella è nata una gag divertente: “Vincenzo ha detto che farebbe volentieri il mio vice, io farei lo stesso: possiamo fare una partita per uno, uno fa l’allenatore e uno il vice. Il problema è solo trovare la società che te lo fa fare, ma la troveremo“. Non si è fatta attendere la replica di Montella, che via social ha scritto: “Mr Ancelotti, sei il numero uno“.