Dopo i clamori estivi per il suo approdo a Milano, Hakan Calhanoglu sta vivendo un momento di crisi come tutto il Milan in questa prima parte di stagione. Come sottolinea l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, dopo l’ottimo avvio europeo nel match contro l’Austria Vienna, il centrocampista turco sembra aver smarrito la bussola. E’ anche vero che lo scorso anno Hakan rimediò una strana squalifica in Bundesliga che lo costrinse a stare fuori per sei mesi. Oggi Calhanoglu non è più lo stesso. Il match contro l’Aek Atene è l’esempio lampante del momento attuale dell’ex Leverkusen. Un giocatore involuto, schiacciato dalla pressione. Per intenderci, numerose testate giornalistiche hanno giudicato la sua prestazione di giovedì ‘inesistente’. Dal punto di vista tattico, Calhanoglu dopo il match di Roma contro la Lazio precisò: “Gioco dappertutto, ma se posso scegliere preferisco fare l’esterno del tridente o stare dietro la punta“. Il Milan lo ha acquistato come esterno di sinistra nel 4-3-3, sapendo di poterlo utilizzare anche come mezzala. Più o meno come succede con Bonaventura. Jack e Hakan giovedì hanno giocato insieme, e vicino a loro c’era anche Suso. I giocatori di maggior qualità assieme. Ma, paradossalmente, il Milan sembrava senza idee. Calhanoglu, in particolar modo, non è riuscito a portare creatività e inventiva, non rischiando mai la giocata e non cercando mai inserimenti alle spalle della retroguardia avversaria. Con molta probabilità Hakan sarà assente nel match di domani contro il Genoa. Calhanoglu rimane un buon giocatore, ma i problemi di adattamento al calcio italiano sono quelli che molti temevano. Ora resta da capire se riuscirà a svoltare la sua stagione con la maglia rossonera.