Investire 230 milioni ma restare comunque fuori dalla Champions League, nell’anno peraltro del ritorno delle 4 italiane nella massima competizione continentale per club. Un vero e proprio incubo che il Milan non vuole ma probabilmente neanche può permettersi. Nonostante le rassicurazioni di Fassone che, come evidenzia il Corriere dello Sport odierno, ha fatto sapere di non considerare catastrofico un eventuale mancato accesso all’Europa dei grandi. Parole, probabilmente, più utili a togliere pressione a squadra e tecnico in un momento così delicato.
Realtà
Senza, infatti, la cinquantina di milioni di introiti provenienti dall’accesso alla Champions, infatti, il club rossonero si troverebbe probabilmente costretto a cedere almeno uno dei suoi top player, con in testa il profilo di Gigio Donnarumma, per il quale è stata fissata in estate una clausola da 70 milioni di euro. Senza contare, poi, le difficoltà nel rifinanziare il fondo Elliot e quelle relative al successivo mercato in entrata: la Coppa dalle grandi orecchie, nonostante le parole di Fassone, è vitale per il futuro del Milan.