La sosta per le nazionali prosegue e, al rientro in campo, il Milan si troverà di fronte un avversario molto ostico: i rossoneri saranno impegnati nel derby contro l’Inter. Il Corriere dello Sport di oggi riavvolge il nastro, valutando quanto sia favorevole al Milan giocare la stracittadina al rientro dalla pausa.
Gli ultimi tre anni hanno fatto registrare tre pareggi, acciuffati con il fiatone da un Inter fresca di cambio della guida tecnica (Mancini nel 2014 e Pioli nel 2016). Anche nel 2011 fu stessa storia: l’Inter di Leonardo era in rimonta sul Milan di Ibrahimovic; al rientro dalla sosta i rossoneri dominarono nel derby-scudetto imponendosi 3-0. Andando ancora a ritroso nel tempo, nel 2001 al rientro dalla pausa natalizia, il Milan partì con i favori del pronostico ma si trovò sotto due volte; grazie ad un gol di Bierhoff, i rossoneri riuscirono ad agguantare il pareggio. Nel 2002 l’Inter giocò il derby senza Zanetti, Crespo e Almeyda, rientrati tardi dalle nazionali e perse 1-0 con Serginho marcatore.
Negli ultimi anni, l’Inter si presentò al cospetto del Milan con un nuovo allenatore per ben due volte: nel 2014 Mancini acciuffò il pareggio grazie ad un gol di Joel Obi, Pioli nel 2016 grazie ad un gol di Perisic nei minuti di recupero. Nel 2015 l’unica vittoria dell’Inter: Guarin da fuori, nei minuti iniziali del match, fissò il punteggio sull’ 1-0 finale.