Il terzino del Milan Andrea Conti, ospite al programma 105 Mi Casa di Radio 105, ha parlato consì della partita contro l’Inter e della sua guarigione: “Rosico troppo per non poter giocare il derby, non riesco a definire quello che provo. Ma queste cose fanno parte del mestiere. Vedo tutti i miei compagni che si allenano tutti i giorni per preparare la partita, mentre io sono lì sul lettino a curarmi. La riabilitazione è il periodo più noioso, quello più doloroso è quello dei 15 giorni dopo l’operazione: non potevo muovermi, anche per fare la doccia avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse. Ma ora il difficile è passato. I dottori hanno detto che va tutto alla grande e va meglio rispetto al previsto“.
“Tendo sempre a scambiare la maglia con giocatori con cui ho giocato – ha continuato – ma un pezzo forte che ho è la maglia di Buffon, scambiata lo scorso anno dopo avergli segnato. Quelle dei grandi giocatori sono quelle più gettonate. Dopo l’intervista tra primo e secondo tempo gli ho chiesto se potessimo scambiare la maglia e ha accettato”.
“Da piccolo ho sempre pensato soprattutto a divertirmi, poi gli addetti ai lavori hanno pensato tante cose belle su di me. Dai primi anni di Primavera non ci credevo molto, poi dopo le prime stagioni da professionista ho capito di poter valere. Non è stato facile lasciare l’Atalanta, sono cresciuto lì ed è stata come una famiglia, ma il Milan è il sogno di una vita e non potevo perdermelo
This post was last modified on 13 Ottobre 2017 - 19:12