Il Milan ha sognato in grande, mettendo nel mirino alcuni attaccanti di grande spessore: da Aubameyang passando per Morata e Belotti senza dimenticare Diego Costa. Alla fine, però, il colpo da novanta non è arrivato e i rossoneri si sono tutelati con una punta di sicuro affidamento: il croato Nikola Kalinic.
Gli ultimi campionati hanno dimostrato che le squadre di vertice hanno bisogno di un attaccante che garantisca almeno venti gol a stagione. In questi primi due mesi di attività, il cannoniere a sorpresa è Patrick Cutrone. Tre gol nelle amichevoli, tre gol nelle partite ufficiali: andasse avanti così, potrebbe davvero diventare mister 20 reti. Ma a 19 anni e al suo primo anno di serie A, è logico, oltre che lecito, attendersi un periodo di assestamento. Uno degli acquisti più onerosi di tutta l’estate, Andrè Silva, non sta ancora rendendo per quel che ci si attendeva. Tant’è vero che Montella, finora, gli ha spesso e volentieri preferito proprio Cutrone.
Come sottolinea l’edizione odierna di Tuttosport, dunque spiegato perché davvero Kalinic, che pure è l’ultimo arrivato, è chiamato ad un compito fondamentale, ovvero trasformarsi nel giocatore che finalizza e trasforma il gioco espresso dal Milan. I numeri, tuttavia, che nel calcio quasi mai tradiscono, dicono però un’altra cosa: che non ha mai superato 15 reti in stagione, e che più spesso è rimasto anche sotto questa cifra.