L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport evidenzia come l’ultima grande stagione del Milan sia quella coincisa con la conquista della settima Champions League. Era l’annata 2006/2007 e i rossoneri, che partirono dai preliminari a seguito della sentenza successiva a Calciopoli, riuscirono a laurearsi campioni d’Europa dopo la tragedia sportiva di due anni prima. Tra l’altro, in finale, gli uomini di Ancelotti, che iniziarono il campionato con otto punti di penalizzazione e che in estate dovettero fare i conti con le partenze di Shevchenko, Stam e Rui Costa, superarono proprio quel Liverpool che, nel 2005, si rese protagonista di una tra le più grandi imprese della storia del calcio. Già, perché Atene non è Istanbul. Nella capitale della Grecia, il Milan, arrivato in finale dopo avere eliminato il Bayern Monaco e il Manchester United, mise in scena una prova caratterizzata da qualità, esperienza e orgoglio e, malgrado una finale non giocata al meglio dal punto di vista estetico, riuscì a imporsi due a uno, grazie alla doppietta di Pippo Inzaghi, e a ottenere la propria vendetta ai danni della compagine allenata da Rafa Benitez. Mattatore di quell’edizione dell’ex Coppa dei Campioni fu Kakà, che concluse il 2007 aggiudicandosi il Pallone d’Oro e il Fifa World Player e che riuscì a incidere in tutte le gare più importanti e delicate.