Hakan Calhanoglu ha finalmente messo in mostra tutte le sue qualità: un gol, tanto movimento e poi quell’assist no-look per la rete del 3 a 0 di André Silva. Il turco è stato uno dei grandi protagonisti della sfida di Europa League con l’Austria Vienna e domani, contro l’Udinese dovrebbe partire nuovamente dal primo minuto.
Come evidenzia l’edizione odierna de la Gazzetta dello Sport, Calhanoglu non è diventato un giocatore forte due sere fa. Ha sempre avuto talento, ha giocato contro avversari molto più forti dell’Austria Vienna. Due sere fa però è diventato un calciatore di culto anche in Italia. La sua stagione deve ancora decollare, ma questo non cambierà: gli appassionati dei ’10’ di talento lo hanno già messo nell’elenco dei preferiti. Il passaggio al 3-5-2 al momento è garantito e in quel sistema di gioco il Milan chiede creatività alla mezzala sinistra. In una partita standard, è ballottaggio: Bonaventura o Calhanoglu.
Montella ovviamente sa che Calhanoglu ha istinti da trequartista e forse finirà per utilizzarlo lì, in un 3-4-1-2 o in un 3-4-2-1. In fondo però cambia poco. Contano di più i passi avanti nell’inserimento al Milan. I tifosi hanno letto per settimane del suo passato, di una squalifica arrivata a gennaio per una vecchia firma su un contratto non rispettato, del giorno in cui Gokhan Tore, un compagno di nazionale, gli puntò una pistola addosso. Hanno guardato le sue punizioni e ora hanno la conferma: come calcia Hakan, pochi.
Ora sanno anche che il ragazzo ha i numeri. Il suo gol a Vienna è stato il primo di un turco con il Milan: una nuova nazione nella cartina dei gol milanisti. Di più, è stato il primo gol del Milan nella fase a gironi di Europa League, mai frequentata prima del 2017.