Il Milan con due rigori, uno per tempo, sistema la pratica Spal, raccoglie 3 punti e si porta a quota 12, superando la Lazio ed entrando così in zona Champions. Come sottolinea l’edizione odierna di Tuttosport, siamo solo alla quinta giornata, è vero, ma i rossoneri sono lì, dove conterà essere a maggio. Il Milan non ha giocato la sua miglior gara stagionale, ma è cresciuto rispetto al match contro l’Udinese, ha faticato a trovare il varco giusto per superare una Spal ancora ben messa in campo da Semplici, ma ha sofferto pochissimo in difesa, sfruttando gli episodi a suo favore. In questo era stato buon profeta Montella martedì alla vigilia: “La Spal è una squadra vera, organizzata, la partita si risolverà con una giocata di un singolo o un tiro da fuori”. E infatti il rigore dell’1-0 è arrivato su una conclusione dal limite di Rodriguez respinta corta da Gomis che ha poi agganciato un piede di Kalinic. Fallo e trasformazione impeccabile del terzino svizzero. Nella ripresa, invece, la giocata l’ha fatta Kessié, devastante in alcune sue accelerazioni: l’ivoriano ha raccolto la palla in area, ha saltato Felipe che l’ha steso e ha poi lui stesso realizzato dal dischetto.
POCHI SPAZI
La partita per il resto ha seguito un canovaccio abbastanza preciso: Milan a fare la gara , 58% di possesso palla, 16 tiri a 1, Spal che ha cercato di chiudere bene i varchi, con i tre centrocampisti bravi a spegnare le iniziative centrali degli attaccanti, di Calhanoglu e pure di Kessie, più ficcante quando si è allargato sulla destra. La squadra di Montella, però, non si è fatta prendere dalla frenesia, si è affidata al giro palla di Biglia che ha chiamato maggiormente in causa la catena di destra formata da Abate e Kessie e alla fine ha trovato il modo di segnare, seppur su rigore.
Il sistema di gioco con due punte non ha funzionato benissimo come in Europa League, ma ci sarà tempo per testarlo ancora, magari contro avversari meno chiusi. La Spal, altra buona prova a San Siro dopo quella con l’Inter, ma per salvarsi servirà che gli attaccanti inizino a fare gli attaccanti e non solo i primi difensori. Montella avrebbe potuto inserire dall’inizio Suso per avere un elemento fra le linee, bravo nel creare la superiorità numerica e attirare fuori dall’area di rigore uno dei difensori centrali, alfine di avere maggiori spazi per gli inserimenti delle mezzali. Infatti, come detto, alla fine Kessie ha sfondato più sulla destra, mentre Calhanoglu ha finito per scontrarsi spesso contro il muro bianco azzurro. Ma questi sono dettagli, particolari su cui lavorare. I tre punti sono arrivati, questo è quello che conta