Il Milan è in fase di transizione. Paiono, infatti, ancora, lontani i tempi in cui la formazione potrà dirsi definitiva, e Montella si limiterà ad adattarla alla partita da disputare. Ecco, allora, che domenica potrebbe scendere in campo l’undicesima formazione diversa in undici incontri ufficiali. La novità questa volta potrebbe consistere in Borini esterno destro di centrocampo; non che Abate e Calabria siano dispiaciuti in quel ruolo, anzi, ma l’ex Sunderland è fermo da tanto e Montella sa che può adattarlo in quella posizione.
Questa prima decade di incontri, come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ha dimostrato, invero, che la rosa è scomponibile in due: da un lato gli inamovibili Donnarumma, Bonucci, Kessiè e Biglia (cui pare si stiano aggiungendo Kalinic, Rodriguez e Suso) e dall’altro tutto il resto della squadra che può ruotare. Pertanto, Zapata, Musaccio e Romagnoli si contendono, ogni settimana, due maglie da titolare a in difesa. Bonaventura e Calhanoglu si alternano con regolarità nel ruolo di creativi di centrocampo. Locatelli, ormai relegato alla panchina da un sontuoso Biglia, tornerà titolare, dopo qualche spezzone di campionato, contro il Rijeka e, in avanti, verrà riproposto contro la Samp il duo Suso-Kalinic.
Insomma, a differenza delle altre big della serie A, niente squadra a memoria per il Milan, che a Genova chiede solo due conferme (la difesa a tre e la coppia d’attacco) e tre punti.