L’attaccante del Milan, Fabio Borini, è intervenuto nel corso del programma “105 Mi Casa”, condotto da Max Brigante su Radio 105. Queste le parole dell’ex Sunderland: “Mi trovo bene, mi sto integrando bene con il gruppo, ci sono molti stranieri. All’occorrenza, faccio anche da traduttore, visto che parlo l’inglese. Alcuni sono anche molto giovani, mi tocca fare il doppio ruolo, a volte. Il mio ritorno in Serie A? Stavo pensando di tornare in Italia, in ogni caso. Sentivo il bisogno di tornare a respirare il calcio italiano, anche per riagganciarmi alla Nazionale. Per me, per la mia età, era importante tornare in Italia. Mia moglie? Dicendole che saremmo stati a Milano, è andato tutto bene. In Inghilterra, ho giocato nel Chelsea, nello Swansea, nel Liverpool e nel Sunderland. Sono andato in Inghilterra, per la prima volta, a sedici anni. Già durante il primo giorno di ritiro, i tifosi ci hanno fatto sentire il nostro calore. Per me, che venivo dall’Inghilterra, era una cosa totalmente inaspettata. Avere avuto 75.000 tifosi a San Siro, già a luglio, non è stato male. Convivo con il calore dei tifosi perché mantengo le abitudini inglesi, non guardo giornali, il quotidiano sportivo, in Inghilterra, non esiste, esistono solo alcune pagine alla fine del quotidiano normale. Conduco una vita tranquilla, in modo tale da staccare, una volta terminati gli allenamenti. La canzone che mi carica maggiormente? Kings never die di Eminem, per musica e per background. Dice di rialzarsi, poi, quando Eminem inizia a rappare, è difficile da spiegare, perché usa gli slang. La canzone che mi serve per scaricare? Vado ad ascoltare qualcosa relativo a un ritmo più lento, vado a sentire Drake, con un tono vocale più basso. Nello specifico, suggerisco Get it together. Allenamento di scarico? Facciamo quello che non facciamo durante la settimana, cerchiamo di rilassare i muscoli, facciamo massaggi e piscina, provi a buttare tutto fuori per poi dare tutto nelle gare successive. La canzone d’amore? All of me, di John Legend, è entrata nei cuori di tutti. Dove trovo le motivazioni? Non lo so, il calcio è una passione, amo quello che faccio, è un piacere farlo. La motivazione non è farlo, ma è la concentrazione, la voglia di tenere sempre l’asticella alta, anche perché altri vogliono rubarmi il posto o comunque emularmi. La concorrenza ti porta a dare di più. La partitella? Dipende da cosa c’è in palio. A volte, si mette la corsa in più o in meno e diventa più competitivo. Si prova qualcosa, per alzare il livello. Ascolto molto Eurodancer di DJ Mango, la ritmica di questa canzone porta alla concentrazione. Un tifoso, tra l’altro, ha fatto un video con i miei gol, sulle note di questa canzone. Di solito, nel giorno libero, il giocatore scappa da altre parti, prova ad andare al mare, anche avendo un giorno solo. Quando c’è l’allenamento al pomeriggio, si ha la mezza giornata libera in più. Io, che non ho ancora completato il trasloco, sono rimasto qui”.
E ancora: “I cori? Durante la gara, non li sento, sono troppo concentrato. Non sento nemmeno i fischi, o i cori avversari, ma come non sento gli allenatori che urlano come pazzi dalla panchina. Ma devo dire che in Italia i cori sono più intensi, mentre, in Premier, non sono organizzati e vivono sul momento della partita. Sentire i cori per i singoli, in ogni caso, è molto bello. Il coro dei tifosi del Liverpool? Viverlo ad Anfield è bello. Per loro, è una canzone di famiglia, è roba loro e la sentono loro anche dopo le tragedie vissute in passato. È dedicata a quei tifosi che non ci sono più, quando la cantano, hanno tutti gli occhi lucidi. Consigli per il fantacalcio? Il primo è Fabio Borini. Scherzi a parte, vi dico Kessié per la media voto, anche perché calcia i rigori, poi sarebbe giusto pescare uno tra Mertens e Higuain. Per la rivelazione, si può andare tra le piccole come la Spal, con Borriello o Paloschi. La prossima giornata di campionato? Giocheremo a Roma contro la Lazio. Sarà una partita di calcio vera, entrambe giochiamo molto bene”.
This post was last modified on 4 Settembre 2017 - 19:27