Sin dagli inizi della sua carriera da allenatore, Vincenzo Montella ha mostrato sempre un’ispirazione fortemente “catalana”, attirato da quel modo di tenere il possesso palla portato ai massimi livelli da Pep Guardiola sulla panchina del Barcellona ed universalmente riconosciuto col nome di Tiki-Taka. Non è un caso, infatti, che il Catania allenato dall’Aeroplanino, quello che finì undicesimo col record di punti in Serie A della storia etnea, era soprannominato “il piccolo Barcellona”.
L’edizione odierna di Tuttosport, evidenzia che questa tendenza “blaugrana” si è manifestata nuovamente nel match di domenica contro il Crotone, e la dimostrazione viene dai numeri: 80.1% di possesso palla (era da tredici anni che il Milan non toccava queste vette), 90.3% di passaggi riusciti, 19 conclusioni (di cui dieci in porta), ventidue azioni manovrate. Chiaro, questi numeri sono stato assolutamente avvantaggiati dal fatto che il Crotone era in dieci uomini dopo soli tre minuti di partita, ma a è evidente l’impronta tattica che Montella vuole dare alla sua squadra, a partire dal suo regista arretrato, ovvero Leonardo Bonucci.
E pensare che al tecnico di Pomigliano d’Arco mancano ancora due elementi perfetti in un tipo di gioco come questo: Jack Bonaventura e soprattutto Lucas Biglia, due risorse fondamentali per mettere in piedi un gioco collettivo ben collaudato. Il tutto, con l’obiettivo di tornare in Champions…