Che serata per Andrè Silva: la partita del nuovo numero nove del Milan è stata tutto fuorchè normale, perchè, andando a riavvolgere il nastro della storia, è risultata legata a doppio filo ad uno dei più grandi giocatori della storia rossonera: l’indimenticato Marco Van Basten. Come evidenzia l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il nastro si è riavvolto per ben due volte: la prima è tornato al 23 agosto 2017, quando a San Siro si giocava Milan-Bari di Coppa Italia e il Cigno di Utrecht andava in rete al suo debutto ufficiale in maglia rossonera, proprio come ieri il portoghese.
Il secondo salto nel passato è più doloroso, ma riguarda sempre la leggenda olandese: esattamente 22 anni fa, infatti, MVB dava l’addio al calcio giocato a soli 28 anni. Ma questo è un Milan che, pur non dimenticando il passato, guarda soprattutto al futuro e Montella può finalmente godersi un giocatore che finora aveva messo in mostra più ombre che luci, soprattutto a causa di una condizione atletica inferiore rispetto ai compagni, gravata dalla Confederations Cup e dal conseguente slittamento della preparazione estiva.
Ieri contro lo Shkendija André Silva confermato le ottime impressioni messe in mostra nell’amichevole contro il Betis: l’ex Porto ha sciorinato il repertorio completo, con la prima rete di rapidità e la seconda di forza, con la tripletta sfiorata per un soffio almeno un paio di volte. Insomma, in attesa di un nuovo centravanti (Kalinic o chi per essi) André ha risposto presente ed è un segnale molto importante in chiave futura.