Una novità assoluta per il numero otto rossonero, arrivata all’inizio di una stagione cominciata benissimo e dopo la sua migliore annata da calciatore. Una convocazione che conferma, semmai ce ne fosse ancora bisogno, la crescita esponenziale del ragazzo, classe 1993, che finalmente sta mostrando a tutti tutte le sue grandi qualità, fino ad un anno e mezzo fa, troppo spesso inespresse. Un mese di settembre che potrebbe rivelarsi davvero importante per lo spagnolo perché, oltre al possibile esordio con la sua Nazionale, potrebbe arrivare anche il tanto sospirato rinnovo con il Milan. Un rinnovo da lui fortemente voluto, nonostante l’interessamento di squadre importanti (Roma, Napoli, Tottenham e per ultima l’Inter), che ha dimostrato tutto l’attaccamento alla maglia rossonera e la voglia di essere importante anche nel nuovo Milan.
Il non ancora 24enne esterno offensivo rossonero, però, non sarà soltanto importante, ma crediamo sia davvero fondamentale per la squadra che ha in mente Vincenzo Montella per la nuova stagione. In questo momento, infatti, Suso è la vera e propria luce del Milan e da lui partono tutte le azioni più importanti e pericolose della squadra. Il genio, l’imprevedibilità, la classe, il vero e proprio fantasista del Diavolo: ormai Suso è tutto questo e, forse insieme a Bonucci e Donnarumma, è il vero fuoriclasse di questa squadra, quello capace di far fare il salto di qualità. Lo ha dimostrato nella passata stagione, quando, a parte per un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi nel mese di marzo, è stato continuo e sempre decisivo, risultando, insieme a Donnarumma, il migliore in assoluto della stagione milanista.
Lo spagnolo ex Liverpool, però, sarà anche strategicamente importante dal punto di vista tattico, oltre che tecnico per Montella. Il suo ruolo naturale resta l’esterno destro d’attacco nel 4-3-3 che fin qui ha sempre utilizzato il tecnico campano, ma Suso potrebbe dare al suo allenatore diverse varianti tattiche. Se davvero il Milan comincerà a giocare con la difesa a tre, infatti, il folletto rossonero potrebbe stazionare stabilmente dietro alla prima punta, sia da solo, facendo variare il modulo in una sorta di 3-5-1-1, sia con un altro compagno (Calhanoglu o Bonaventura per esempio), permettendo al Milan di giocare con il classico “albero di natale” (3-4-2-1) dietro la punta. Un top player, un fantasista, ma anche un jolly insomma, anche per la sua non comune capacità, soprattutto tra i mancini, di giocare con entrambi i piedi. Perché Suso, infatti, non è soltanto capace di rientrare sul suo piede preferito e cercare la conclusione, ma anche di andare sul fondo e crossare con il destro.
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This post was last modified on 26 Agosto 2017 - 10:42