Succede spesso, soprattutto negli ultimi due mesi, di sentire voci incontrollate circa il nuovo Milan. Un nuovo Milan rivoluzionato dalla nuova proprietà, con una nuova dirigenza che si è mossa per tempo e, tra giugno e metà luglio, ha dato in mano a Vincenzo Montella, la quasi totalità della rosa, con ben dieci nuovi acquisti. Succede anche che non appena è terminata la stagione scorsa, il duo Fassone-Mirabelli abbia, a stretto colloquio con il tecnico rossonero, deciso quanti e quali dovevano essere i calciatori a non dover far più parte del nuovo corso rossonero. Tra questi c’erano i due attaccanti, Carlos Bacca e Gianluca Lapadula. Per il secondo è stata trovata fin da subito una collocazione, mentre per il primo si fa un po’ più fatica ed è ancora presente in rosa.
Negli ultimi quindici giorni di calciomercato si cercherà una prima punta che dovrebbe essere il tassello che manca per chiudere questo sfavillante calciomercato, ma per quel che riguarda la prima linea, il Milan ha già investito, e non poco, per l’acquisto del 21enne portoghese André Silva. Il calciatore, assistito dal potentissimo Jorge Mendes, è stato prelevato dal Porto per una cifra vicina ai 38 milioni di euro (di certo non 42 come qualcuno sostiene erroneamente). Tanti soldi, ma un investimento per il presente e per il futuro. La punta lusitana ha dimostrato nell’ultima stagione al Porto di avere colpi, stoffa e talento da vendere ed è già un titolare dell’attacco della Nazionale Campione d’Europa, con cui ha già messo a segno otto reti in dodici partite. Numeri niente male per un ragazzo giovanissimo che ha anche ottenuto l’investitura ufficiale dal suo connazionale Cristiano Ronaldo che stravede per lui.
Eppure, in Italia il giudizio sul giovane attaccante sembra già emesso. Sono bastate un paio di panchine nelle due gare di Europa League, una condizione fisica approssimativa fino a questo momento (cosa normalissima visto che il ragazzo ha disputato la Confederation Cup con la sua Nazionale e ha cominciato la preparazione in ritardo) e una prima fase normalissima di difficile adattamento ai nuovi compagni e ai nuovi schemi. André Silva sembra già essere stato etichettato come un bidone strapagato che il Milan ha acquistato per fare un favore al suo potentissimo agente e che in Italia farà massimo cinque gol. Queste sono state le critiche più assurde che si sono sentite e a volte non sembra nemmeno che il calciatore non abbia nemmeno cominciato la stagione ufficiale o che addirittura non abbia diritto al giusto periodo di adattamento.
Per fortuna al Milan lo difendono a spada tratta, dall’allenatore che ha già avuto tante parole al miele per lui, alla dirigenza che se lo tiene stretto. Non c’è dubbio sul fatto che il Milan abbia comunque bisogno di una prima punta di peso che possa spostare gli equilibri, ma lo stesso André Silva potrebbe beneficiarne e agire alle sue spalle e questo acquisto non sarebbe di certo una bocciatura prematura per il portoghese, come si è sentito dire da qualche parte nelle solite trasmissioni televisive di calcio lombarde sempre più simili al più classico Bar dello Sport che ad un vero e proprio talk show. Il clima attorno a lui è incredibilmente negativo, ma Andre non ha paura di nulla, ha già imparato a convivere con le pressioni forti sulle sponde del Douro, e soprattutto è dotato di classe e talento non comuni. Il Milan lo ha pagato attorno ai 40 milioni di euro, una cifra che ha lasciato di stucco molti, non di certo me. Mi sorprenderebbe molto di più, infatti, scoprire che il suo valore di mercato non vada a raddoppiarsi in un paio di stagioni di Serie A.