Sofferta e risicata, ma pesante come un film di Kiarostami. La prima di campionato a San Siro del Milan porta in dote tre punti importantissimi per il morale e per la classifica, ma segna un netto passo indietro dei rossoneri nel gioco e nella prestazione: niente di allarmante, ma un primo rallentamento da registrare e analizzare per crescere. All’ormai solita partenza a razzo dei ragazzi di Montella, bravi a sbloccare subito il match con bomber Cutrone, è seguito un netto calo nel corso del primo tempo e a inizio ripresa, che ha permesso al Cagliari di macinare gioco e di trovare un meritato pari con Joao Pedro. Ma alla fine la vittoria è arrivata, grazie a una magia di Suso su punizione: nelle difficoltà e nelle fatiche di inizio anno, il talento del singolo ha permesso di fare bottino pieno.
Cosa salvare da Milan-Cagliari di ieri sera? Sicuramente i tre punti, che permettono ai rossoneri di mantenere il passo di Juve, Napoli e Inter, ma anche le risposte nuovamente incoraggianti di Cutrone e Suso. Patrick ha timbrato ancora il cartellino, firmando l’ennesima rete da bomber di questo straripante avvio di stagione: gol, personalità e “veleno” gli hanno già fatto conquistare San Siro. Ispiratore del vantaggio con un assist, lo spagnolo ha portato il Diavolo in Paradiso con un gioiello da calcio piazzato, oltre a incidere nella gara con spunti e sprint: è l’uomo più in forma e decisivo del momento, oltre che deus ex machina della serata. Il primo flop dell’anno di Kessie, al contrario, fa preoccupare. L’ivoriano ha caratteristiche uniche ed è determinante sia nel dare equilibrio alla mediana sia nel percuotere le difese con il suo strapotere fisico: affrontare una stagione lunga e impegnativa senza un vice Kessie rappresenta un fattore di rischio non indifferente.
Dopo gli agili impegni europei con Craiova e Shkendija, e la trasferta di Crotone archiviata in scioltezza dopo pochi minuti, il Cagliari era il banco di prova più serio di questo scorcio di stagione. Scoglio superato con riserva, anche se il processo di crescita di una squadra in pieno divenire nel modulo, negli uomini e nelle alchimie passerà anche da serate angosciose come quella di ieri, in cui si è sofferto e lottato sino al minuto 100 per portare a casa la vittoria. E se gioco ed equilibrio dovranno nettamente migliorare, il cuore è lo stesso dell’anno scorso: i ragazzi hanno mantenuto la bussola nel momento di difficoltà, ritrovando il vantaggio e il risultato con la caparbietà vista spesso con Montella in panchina. E in attesa di trovare l’amalgama di squadra e di offrire un miglior spettacolo, non è poco.