Ci sarebbero circa 200 milioni di motivi per considerare concluso, almeno in entrata, il mercato estivo del Milan 2017/2018. Una squadra che appare già quasi totalmente rinnovata, che sulla carta ha già compiuto un importante upgrade. Tutti i reparti sono stati ritoccati, se non ricostruiti dalle fondamenta: la difesa, con gli arrivi di Musacchio, Conti e Rodriguez a fare da apri-pista al colpaccio Bonucci, il centrocampo, rinvigorito dalla freschezza di Kessié e la qualità di Biglia e Çalhanoğlu, ed infine l’attacco, rinforzato da André Silva e Fabio Borini.
Lente d’ingrandimento
Proprio il pacchetto offensivo, però, non sembra completo al 100%: il portoghese, ragazzo di enormi speranze e potenzialità, sicuramente convince, ma va testato e tutelato a dovere in una realtà difficile come la Serie A. L’ex Lazio e Liverpool, invece, sarà un jolly per Montella, l’uomo da buttare nella mischia in caso di necessità o per far rifiatare uno dei titolari, visti i tanti impegni della stagione in arrivo.
Vuoto da colmare
Manca, quindi, una pedina sia a livello numerico, che qualitativo. Bacca e Niang restano in uscita, mentre Lapadula é ormai del Genoa. Naturale, quindi, che tale lacuna, probabilmente l’ultima, andrebbe colmata. E, per farlo, Yonghong Li vorrebbe un giocatore di grande spessore: così, dopo le ingenti spese per Bonucci e Biglia, il presidente ha stanziato un ulteriore extra budget per finanziare l’arrivo di un top player anche davanti.
Profili diversi
I nomi, ormai, li conosciamo bene: il campione d’Europa Morata, il figliol prodigo Aubameyang, l’esperto Kalinìc ed, ovviamente, il Gallo Belotti. Su quest’ultimo, nelle ultime ore, sembrano essersi concentrate le attenzioni di Fassone e Mirabelli: Andrea costa tanto, Cairo su questo è irremovibile. Ma, arrivati a questo punto, se sacrificio economico dev’esser fatto, meglio farlo per arrivare ad un giocatore candidato ad esser uno dei migliori attaccanti in circolazione per i prossimi anni, affamato, acclamato e, in ultima analisi, anche tifoso rossonero da sempre. Per una lieto fine, o meglio un lieto inizio, da favola.