Ore di attesa. Sono quelle che stanno vivendo Milan, Torino e Andrea Belotti, al centro di uno degli intrighi dell’incandescente estate Fasso-Mirabelliana. Il Diavolo vuole un top player in attacco e, dopo aver visto tramontare la pista Morata e complicarsi l’affare Aubameyang con il BVB, ha deciso di virare sul bomber granata. Anche qui, però, il problema è la trattativa con il club proprietario del calciatore: Urbano Cairo non intende concedere sconti sul proprio gioiello e, almeno fino ad oggi, i due club si trovano in fase di stallo.
Confronto
Uno stallo che, probabilmente, potrebbe esser rotto dal solo Belotti, qualora manifestasse l’impellente desiderio di partire. In tal senso, però, il Gallo avrebbe optato per una linea soft, nel colloquio di giovedì notte con il presidente granata: per l’ex AlbinoLeffe e Palermo, vestire la casacca rossonera sarebbe, probabilmente, il coronamento della carriera. C’è però un popolo, quello della Curva Maratona, ed una società da non “tradire” dopo l’affetto e la fiducia ricevuti nel corso degli ultimi anni.
Passività
Belotti, quindi, avrebbe deciso di vivere gli eventi in maniera quasi passiva: se il Milan formulerà un’offerta che soddisfi il Torino, sarebbe ben felice di trasferirsi a Milano. Diversamente, continuerà ad indossare la maglia e fascia di capitano da giocatore granata, cercando di fare quello che sa far meglio: i gol. Un’ipotesi che, a questo punto, prevederebbe un adeguamento dell’ingaggio del numero 9, con Urbano Cairo pronto a garantirgli tre milioni a stagione, bonus compresi.
Incontro col popolo
Stasera, inoltre, come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, nel ritiro di Bormio la squadra di Mihajlovic saluterà i tifosi torinisti con una serata in piazza: un momento al quale Belotti parteciperà sicuramente, nonostante le voci delle ultime settimane. E chissà, se mai succedesse, come risponderebbe ad eventuali domande sulla trattativa con il Milan.