Il Diavolo veste Prada potrebbe essere il titolo del film che narra le gesta di Fassone e Mirabelli riguardo al formidabile mercato fino ad ora messo a segno. Il Milan ha speso, parecchio, ma si è assicurato giocatori di primissima fascia in grado, o meglio si spera, di risollevare le sorti di un club prestigioso. Se, fuori dal campo la dirigenza si è mossa alla grande, ora il compito più arduo ce l’ha Vincenzo Montella. Il tecnico napoletano dovrà creare il prima possibile un gruppo solido ed unito, cosa non facile considerati i tanti acquisti.
In un primo momento, con l’arrivo di Leonardo Bonucci, si pensava ad un 3-5-2 come modulo per il nuovo Milan, ma ora sembra di nuovo cambiato tutto. L’infortunio di Alessio Romagnoli, ancora out per i problemi al ginocchio, e l’ottima predisposizione alla difesa a quattro di Mateo Musacchio riportano Montella verso il 4-3-3, come nella passata stagione. 4-3-3 che vede, inevitabilmente, protagonista Suso. Si ipotizzava, con il cambio modulo, che lo spagnolo di Cadiz potesse essere uno dei possibili partenti. Ma nel corso dell’estate, anche con l’arrivo di Alessandro Lucci come nuovo procuratore, Suso è tornato, o forse lo è sempre stato, in primissima posizione nei piani rossoneri.
Massimiliano Mirabelli ha dichiarato, qualche settimana fa, l’incedibilità del numero otto rossonero, sottolineando che prossimamente ci sarà modo di sedersi al tavolo per il rinnovo. Suso, quindi, è imprescindibile per il Milan, ma d’altronde non potrebbe essere altrimenti. La scorsa stagione era insostituibile per Vincenzo Montella. Sempre titolare, tranne nel momento in cui un infortunio l’ha tenuto fermo ai box. Tecnica da fuoriclasse, fondamentale nel creare superiorità numerica e nel creare occasioni da goal, individuali e per i compagni. Montella non può fare a meno di un giocatore così, non può fare a meno di uno dei fulcri di gioco di questo nuovo Milan. Il Diavolo avrà anche quest’anno il suo Suso, quasi, pronto all’uso.