Bonucci&Biglia, Biglia&Bonucci. Due colpi -gli ultimi in ordine cronologico- che comporranno, in attesa del top player in attacco, la spina dorsale del nuovo Milan di Vincenzo Montella. Una combinazione da urlo, pronta a stravolgere gli ideali tattici della squadra milanista che, dopo anni di picchi anarchici di gioco, potrebbe ritornare a condurre le partite. Come sempre auspicato, negli ultimi tempi scevri di soddisfazioni, dall’ex Presidente Berlusconi.
Fonti di gioco
In questo senso, acquisisce una sostanziale importanza l’acquisto dell’ex difensore della Juve. Utile, fondamentale, per blindare una difesa troppo spesso crivellata dagli attacchi avversari, ma altrettanto importante in chiave tecnico-tattica. Con il centrale scuola Inter, Montella potrà disporre di un calciatore dotato di ottimo piede, in grado anche di impostare la manovra, come dimostrato negli due ultimi anni bianconeri.
Chiavi argentine
Un aspetto che si integra alla perfezione con le geometrie portate a Milanello da Lucas Biglia. Regista vecchio stile, l’argentino è l’erede designato, a distanza di anni, a prendere le chiavi del centrocampo rossonero, orfano di un giocatore con le sue caratteristiche dai tempi di Andrea Pirlo.
Due menti per il Diavolo
Un tandem destinato a spaccare letterarmente le partite per il Milan: nessuna squadra, spulciando rose ed ipotetici schieramenti, ad oggi, può disporre di una simile combinazione. Che permetterà a Vincenzo Montella di far leva su una doppia ipotesi d’impostazione: da dietro, affidandosi ai lanci di Bonucci, destinati ad un attaccante fisico come Belotti, ormai sempre più indiziato a vestire il rossonero, o sfruttando il palleggio -tipico del gioco montelliano- e le qualità di Lucas Biglia.
Una doppia regia, dunque, per girare la nuova pellicola rossonera. Un film, si spera, che faccia incetta di nuovi successi.