Intervistato da Milan Tv, Lucas Biglia ha parlato di passato e del presente rossonero:
L’idolo: “Il mio idolo è sempre stato Redondo, ha giocato in grandissime squadra, tra cui anche il Milan. L’ho osservato molto, così come osservato Pirlo e Xavi. Lui aveva grande qualità, non ha avuto grande opportunità di giocare in Nazionale, ma come giocatore è stato il mio idolo”.
Anderlecht e Milan del 2007: “Mi ricordo Kakà, ho dovuto marcarlo, un fenomeno, un vero campione. Conservo la maglia di quella partita”.
L’avversario più forte: “Quando giocavo in Belgio quella è stata la partita più difficile, poi sono arrivato in un campionato competitivo come quello italiano, ogni partita è difficile, pian piano ho imparato”.
Il ruolo: “La cosa più importante è dare equilibrio alla squadra, dare una mano alla fase offensiva e a quella di costruzione”.
Il significato del Milan: “Penso alla storia di questa squadra, grandissimi campioni, è un sogno essere qui”.