In attesa dei primi squilli dei nuovi acquisti, il Milan si gode i suoi giovani. La squadra di Vincenzo Montella torna dalla prima uscita stagionale contro il Lugano con una vittoria per 4-0 che porta il segno dei ragazzi usciti dal vivaio rossonero. Impressiona nel primo tempo soprattutto Patrick Cutrone, preferito a Carlos Bacca dal primo minuto. L’attaccante classe 1998 sblocca il risultato con un colpo da vero centravanti, confermando quanto di buono fatto vedere nella scorsa stagione in Primavera, timbrando il cartellino 22 volte su 32 presenze.
Cutrone è il più presente sul fronte offensivo rossonero nel primo tempo, mettendo più volte scompiglio nella difesa degli svizzeri, ma si dimostra anche generoso in fase di ripiegamento, cercando di far salire la squadra e fornendo un valido appoggio ai centrocampisti del Milan. E chissà che nel nuovo ambizioso progetto che ha in mente Montella non ci sia posto anche per lui.
Un’altra nota lieta è stata anche la prestazione di Giovanni Crociata. Il centrocampista tornato dal prestito al Brescia è stato inserito nella lista dei convocati per questo ritiro precampionato da Vincenzo Montella, in sostituzione di Juraj Kucka, passato al Trabzonspor. Crociata, schierato dall’allenatore campano come ala, si adatta con entusiasmo ed abnegazione al ruolo, mostrandosi pronto in entrambe le fasi. É da un sorprendente Josè Mauri, forse il migliore in campo, che il diciannovenne riceve il pallone con il quale batte l’estremo difensore del Lugano Da Costa, già del Novara nella scorsa stagione. Lo stesso Josè Mauri confeziona l’assist anche per la rete di Josè Sosa e si applica in maniera eccellente nel ruolo di regista, con continue aperture di gioco da applausi.
La prima del nuovo Milan presenta solo cinque dei magnifici sette acquisti di questa sessione di mercato. Tra questi da rivedere sicuramente Fabio Borini. Una prestazione impalpabile quella dell’ex Sunderland, schierato nel ruolo di proprietà di Suso. Buono invece l’esordio dei due provenienti dalla Bundesliga, Hakan Calhanoglu e Ricardo Rodriguez. Il primo non svolazza ancora come esterno d’attacco, complice anche una condizione fisica non ancora ottimale, ma conferma le ottime qualità tecniche, disponendosi come una sorta di regista avanzato, proponendosi spesso sulla linea dei centrocampisti. Lo svizzero è sempre sicuro in fase difensiva e si presenta talvolta anche più avanti, impensierendo due volte il portiere del Lugano.
Sicuro ed autoritario è parso anche Mateo Musacchio, schierato nel primo tempo a fianco di Gabriel Paletta. L’argentino ha subito evidenziato le sue qualità in impostazione, cercando diverse soluzioni con personalità. Rischia il calcio di rigore con un intervento al limite del regolamento.
Chi spicca su tutti gli altri nuovi è sicuramente Franck Kessie. L’ivoriano macina chilometri e recupera palloni su palloni, stritolando spesso fisicamente i centrocampisti avversari. É emersa da subito la volontà di comandare il centrocampo, da parte dell’ex Atalanta, trasformando più volte l’azione da difensiva in offensiva e proponendosi con incursioni letali. Una di queste porta alla prima rete di giornata.
Un nuovo Milan che si presenta, come è normale che sia dopo sei giorni di preparazione, un po’ pesante sulle gambe, ma che mette da subito in gioco tutta la voglia di impressionare, in tutte le sue componenti, sia nei nuovi elementi, sia in quelli presenti in rosa già nella scorsa stagione.