Gazzetta, la voce dei tifosi al raduno: “Stiamo ripartendo, è tornata la voglia di sognare. Su Donnarumma…”

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport – Milano & Lombardia ha pubblicato alcune interviste realizzate ieri ai tifosi del Milan presenti al Raduno della squadra a Milanello: “Quest’anno il mister non potrà che fare meglio con la squadra che gli stanno allestendo, mi piace la sua schiettezza e lo vedo ben integrato con Fassone e Mirabelli. Un allenatore manager? Sì, quasi. Anche se noi dobbiamo valutarlo esclusivamente per il lavoro sul campo“, esordisce Anna, giovane tifosa che si è presa l’intera giornata per seguire dal vivo i primi vagiti del nuovo Milan. Prosegue Giovanni, quindici anni di abbonamento a San Siro: “Sono curioso di Calhanoglu perché è quello che conosco meno. Ma ne dicono tutti un gran bene. Non capisco, invece, l’arrivo di Borini. Ma magari ci stupirà“.

Ovviamente non si può non parlare di Donnarumma. Secondo Daniele “purtroppo vince Raiola, sempre che i numeri siano questi. Ma le clausole rescissorie pattuite danno lustro all’ambizione della società: si crede al piazzamento nei primi posti, ci si crede eccome“. Prosegue Giacomo: “C’è una triangolazione poco chiara tra il ragazzo, i suoi genitori e il procuratore. Se Montella si è preso quel famoso caffè, vuol dire che evidentemente c’erano i margini per trattare indipendentemente da Raiola. Ad ogni modo 6 milioni per cinque anni sono uno sproposito a questa età”. Conclude Federico: “Si rischia il gioco al rialzo, quanto ci vorrà prima che gli altri vadano da Fassone a battere cassa?“.

Intanto i tifosi sono tornati a sognare grazie al mercato, a cominciare da Biglia: “Ho sentito di una nuova offerta della Lazio che vuole farlo diventare anche dirigente – tifosa particolarmente aggiornata la 50enne Eliana –, ma credo che qui al Milan gli verrebbe la voglia di giocare almeno per altri cinque anni“. Hanno fatto rumore anche le parole di totale chiusura di Mirabelli sul tema Keita: “Bene così, siamo il Milan e dobbiamo tornare a ragionare da grande squadra. Chi tentenna non merita nemmeno di essere preso in considerazione. Altri nomi? La società sa perfettamente come muoversi, ce lo dimostra già da qualche tempo“, dice Luigi che aggiunge: “Negli ultimi anni il mercato era diventato un peso, più che un’opportunità per migliorare. Sempre a costo zero, sempre con meno sentimento. Ora stiamo ripartendo. E qui è tornata la voglia di sognare“.

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