Il Milan continua a far parlare di sé, ma stavolta in maniera positiva. Un colpo dietro l’altro, come se chi ci fosse dietro a tutto questo ci avesse preso gusto, seriamente. Mercato, per ora, pianificato e messo in opera alla perfezione da Fassone e Mirabelli. Già, chi se lo sarebbe mai aspettato? Il progetto della nuova proprietà cinese, inizialmente, veniva mal visto e suscitava poca credibilità. Ma del resto, come in ogni ambito, l’unica cosa che conta è far parlare i fatti. Questo è sicuramente ciò che ha pensato la nuova dirigenza rossonera che in sordina, senza dar conto alle voci, ha lavorato per regalare a Vincenzo Montella già ben 6 giocatori, un record considerato che siamo solo ai primi di Luglio. Quindi programmazione e fatti che hanno fatto ricredere anche il più ostico dei tifosi.
Ieri, 3 Luglio 2017, è cominciata ufficialmente la nuova stagione rossonera. Milanello ha riaperto di nuovi i cancelli, portando con sé una ventata nuova fatta di sogni e speranze. Sogni e speranze che guardano lontano, ad unico obiettivo: quello di vedere il Milan grande come un tempo. Montella ha la possibilità di lavorare fin da subito con una rosa pressoché definitiva, salvo colpi last minute. Il tecnico napoletano dovrà risolvere i dubbi legati al modulo da utilizzare a partire già dal primo impegno ufficiale del Milan, il preliminare di Europa League. Si è parlato molto di un cambio modulo rispetto alla passata stagione. Già nelle ultime uscite era stata provata la difesa a 3, ma con scarsi risultati, sicuramente legati anche agli interpreti, inadeguati per quel tipo di schieramento.
Ma qual è il modulo più funzionale per questo nuovo Milan? 3-5-2 o 4-3-3? E se invece si passasse al 4-2-3-1? Tutte domande che, con molte probabilità, si starà facendo anche Vincenzo Montella. Il 4-3-3 garantisce più garanzie dal punto di vista tattico, essendo un modulo già utilizzato, quindi di sicuro affidamento. E soprattutto in attacco, consentirebbe una maggiore libertà di espressione. Al momento il 3-5-2 è il modulo che offre meno garanzie. Pochi i centrali difensivi presenti in grado di interpretare al meglio la difesa a 3. Il 4-2-3-1, invece, è il modulo più fantasioso e stimolante, un modulo che fa sognare. Gli interpreti, con l’arrivo recente di Calhanoglu, il ritorno di Bonaventura e Suso sono perfetti per un tridente da urlo alle spalle della punta. L’unica nota negativa è la mancanza di sostituti, con il solo Borini tra le possibili alternative. Montella avrà il suo bel lavoro da fare per trovare la disposizione giusta per il suo nuovo Milan. Fortunatamente si gioca solo in 11, perché di questo passo, a fine Agosto, Montella potrebbe ritrovarsi con altrettanti giocatori di valore in più.
This post was last modified on 13 Dicembre 2018 - 11:42