C’erano un gabonese, uno spagnolo e un italiano. Ne rimase uno solo. Esattamente: resta “solo” l’italiano. Il nuovo centravanti del Milan (in un modo o nell’altro) sarà Andrea Belotti. Gli indizi ci sono proprio tutti.
COPPIA DI NO
In primis il virgolettato di Watske, direttore generale del Borussia Dortmund: “Non è possibile – ha detto a Sky Deutschland – che gli altri direttori sportivi arrivino e dicano ‘Voglio quello o quell’altro giocatore’. Questo è successo con il Milan e non è stato rispettoso da parte loro. Ora abbiamo lanciato un messaggio chiaro: Aubameyang sta bene con noi e noi con lui. È chiaro comunque che lui abbia cercato di provare un’esperienza diversa”. Parole forti, fin troppo dirette. La sostanza è piuttosto chiara: il ragazzo ci ha provato, ma non si muove da Dortmund. Sfuma il romanzesco ritorno del figlio al prodigo.
Non solo il gabonese, anche lo spagnolo può essere cancellato dalla lista. Che Bonucci potesse magneticamente attrarre in rossonero l’ex compagno Morata, non era utopia. Che la moglie di Alvaro, italiana, potesse spingerlo (ancora) dalle nostre parti, nemmeno. Eppure il futuro, a tinte blu, dice Inghilterra. In particolare – rivela Sky Sports – dice Chelsea. Fumata bianca in arrivo.
PROFUMO DI GALLO
E allora la soluzione è scontata: ne avanza uno. Probabilmente il migliore dei tre (lo dicono in molti). Certamente il più bramato dal popolo (rossonero). Andrea Belotti, milanista da sempre, è la scelta giusta. Con Donnarumma, Romagnoli, Bonucci, Conti e Bonaventura sarà parte fondamentale della base italiana del Milan cinese, decisiva per l’unità del gruppo. Vicino a Silva è perfetto: uno tecnico, l’altro bomber di professione. Si completano. Ma anche da solo fa un figurone: da buon centravanti moderno, quale indubbiamente è. Lui stesso, in settimana, ammetterà davanti a Cairo di volere i rossoneri. Perché il tempo del salto in una big è giunto. E dove andare, se non al “suo” Milan? In fondo lui vuole a tutti i costi il Milan, e il Milan lo vuole: a tutti i costi. Lo abbiamo capito: presto un Gallo, dalle uova d’oro, sarà rossonero.