L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha riportato le parole di Paolo Rossi, Claudio Pasqualin, Caterina Gobetti e Vincenzo Prunelli in merito alla situazione relativa a Gianluigi Donnarumma, che ancora non ha rinnovato con il Milan.
Paolo Rossi, ex attaccante di Juventus e Milan: “Penso che il ragazzo riuscirà a liberarsi dal peso di questa situazione. Tutto, soprattutto le cose negative, servono per aiutarti a crescere. Gigio ha due attenuanti: l’età e il fatto che nella vita ognuno pensi sempre a fare i propri interessi. Ora è in un fastidioso frullatore, ma presto tutto si fermerà per dare spazio al campo, tutto rientrerà. Io l’ho provato sulla mia pelle, ti porti un carico a cui non devi pensare troppo. Il mondo ti trascina e tu devi stare fermo. Mi sembra forte e reagirà. Un solo consiglio, non di campo: dia l’esame”.
Claudio Pasqualin, procuratore: “Raiola ha interpretato in maniera professionale e proficua la sua attività. Ha ottimizzato il suo lavoro, Real o non Real, PSG o non PSG. Sarò impopolare, ma non ha fatto nulla di fuori dalla regola. Gigio si è fidato, facendo bene, e il Milan si è comportato con fermezza e virilità. Quando ho portato Lentini al Milan, ci fu tanta pressione, ma poi la notte passa. Anche Donnarumma cambierà gli umori al primo rigore parato. La caratura tecnica lo mette al riparo. Non credo sia stato manipolato, si farebbe torto alla sua intelligenza. Sento semmai la necessità di tornare a delle regole che ufficializzino una figura, quella del procuratore, dentro cui oggi muovono in tanti”.
Caterina Gobetti, moglie di Felipe, difensore al momento in forza alla Spal, con passati tra le file di Inter e Udinese: “Mino ti fa sentire protetto, ma devi avere il suo stesso carattere forte. Felipe è più tranquillo, voleva evitare che certe situazioni venissero portate al limite. Era il simbolo dell’Udinese e come Gigio voleva rinnovare: Raiola agì nel proprio interesse e con la solita fermezza. Felipe temeva la reazione dell’Udinese. Ci siamo lasciati in serenità, l’esperienza con lui è stata positiva. Il suo rapporto con i giocatori è diverso da quello che appare all’esterno”.
Vincenzo Prunelli, psicologo dello sport: “Donnarumma non ha visto il mondo degli adolescenti. Molti come lui sono subito personaggi che non chiedono e non aspettano. Lo dimostra l’esame non sostenuto. Rispetto a Cassano o Balotelli, è più strutturato. In un momento di crisi sportiva avrà più difficoltà di altri, perché a questo è meno abituato. Però ha buona consapevolezza di sé, ha sicurezza e solidità. Alla fine, se la caverà”.