A Guangzhou, nel Sud della Cina, da questa mattina (ore 9:30 locali), mister Montella potrà contare su quattro nuove frecce al suo già ricco arco. Conti, Biglia, André Silva e Bonucci – i colpi, sinora, più sensazionali della faraonica campagna acquisti rossonera – raggiungeranno, infatti, i nuovi compagni presso il lussuoso albergo Ritz Carlton e svolgeranno nel primo pomeriggio cinese la prima seduta di allenamento in gruppo.
Come riferisce l’edizione odierna del Corriere dello Sport, l’innesto di Bonucci, battezzato positivamente dall’intero pianeta Milan, ha, tuttavia, portato con sé qualche nodo da sciogliere. Oltre alla spinosa questione circa l’assegnazione della fascia di capitano, già rimessa, qualche giorno fa, alla discrezione di Vincenzo Montella, un’ulteriore grana da risolvere è quella legata al numero di maglia che il centrale azzurro dovrà vestire in rossonero. Alla firma del contratto è stata, infatti, assicurata a Bonucci la numero 19 (vestita ai tempi della Juve), e, tuttavia, in precedenza già scelta (in memoria del padre scomparso) dal compagno di squadra Kessié. Sino a ieri, pareva scontata la rinuncia al numero da parte di quest’ultimo, cui sulla distinta del match contro il Borussia Dortmund era, infatti, assegnata la n.14. Tuttavia, a sorpresa, il centrocampista ivoriano è sceso in campo contro i tedeschi indossando, ancora una volta – come già avvenuto nel match di Lugano -, la maglia 19. Voci di spogliatoio parlano di una facoltà di scelta – tra i due numeri – concessagli (per l’ultima volta) dalla società rossonera; certo è che la questione (se così la si può definire) già da oggi potrà chiudersi con un chiarimento tra i due calciatori sul rettangolo di gioco.
Il numero 19 rappresenta, peraltro, anche in casa Juventus, il pomo della discordia. Va registrata, infatti, la forte presa di posizione della Codacons contro il rifiuto da parte di uno store ufficiale bianconero di cambiare a un supporter una maglia della stagione 2017/2018, acquistata, qualche settimana fa, con la stampa “Bonucci 19”. L’associazione dei consumatori ha, infatti, affermato, in una nota ufficiale, che il diniego da parte della società Juventus alla sostituzione del prodotto rappresenta una doppia beffa per il tifoso, che, quando acquistò la maglia, non poteva presagire l’eventuale addio del componente della BBC.