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Editoriale

Finalmente i Conti quadrano, ma Kucka… Preliminari di EL, pochi giorni al sorteggio: ecco le insidie

Laureatosi in Giurisprudenza nel 2015, Giovanni D’Avino è giornalista pubblicista dal 2016. Praticamente nato con la passione per il giornalismo ed il calcio, soprattutto quello a tinte rossonere, nel dicembre 2012 entra a far parte di SpazioMilan.it, per il quale attualmente svolge il ruolo di Coordinatore di redazione. Da qualche anno collabora anche con il settimanale calcistico Corriere del Pallone.

Le prime voci di un interessamento del Milan per Andrea Conti risalgono allo scorso gennaio, quando il terzino nativo di Lecco già era salito alla ribalta con alcune grandi prestazioni con la maglia dell’Atalanta. Dopo sei mesi, in cui le voci si sono fatte sempre più insistenti fino ad arrivare ad una vera e propria trattativa, il classe ’94 si è finalmente vestito di rossonero. Una volontà forte, praticamente intaccabile, che lo ha portato a rifiutare ogni altra alternativa (e ce n’erano di importanti), per trasferirsi alla corte di Vincenzo Montella: “Sono molto felice, per me è una grande emozione. Ho sempre voluto il Milan da quando mi si è prospettata questa possibilità. Sono onorato di essere qui”, le parole di Conti, che si è trasferito al Milan per circa 27 milioni di euro, divisi tra 24 cash e tre del cartellino del giovane Pessina. Qualcuno ha storto il naso per i tanti soldi spesi per un giocatore soltanto al secondo anno in Serie A, ma chi scrive non è dello stesso avviso: Andrea, oltre che giovane, è un terzino destro di assoluto livello, profilo che manca al Milan dai tempi di Cafù (non ce ne voglia Abate, onesto mestierante e poco altro).

Questa settimana, tuttavia, ha visto anche materializzarsi le prime cessioni: oltre a Poli (vero cuore rossonero, ma non uno “da Milan”), ha lasciato Milanello anche Juraj Kucka, trasferitosi al club turco del Trabzonspor. Il Milan incasserà una cifra tra i cinque ed i sei milioni di euro, ma probabilmente la cessione dello slovacco è stata un tantino affrettata: Kucka, infatti, avrebbe potuto costituire l’ideale alternativa al neo arrivato Kessie come mezzala destra. Corsa, inserimenti e grinta lo rendevano sicuramente più utile alla causa rossonera di alcuni suoi compagni di reparto ancora nella rosa di Montella. Non sappiamo se sia stato lo stesso ex Genoa a chiedere la cessione (temendo che il suo minutaggio si riducesse), o se la scelta sia prettamente tattica (non è certo un mistero che all’Aeroplanino piacciono giocatori dal tocco più educato), ma di sicuro avere ancora in squadra un’alternativa come Kucka in panchina sarebbe stato positivo. Buona fortuna a lui per il prosieguo della sua carriera, e le lacrime con cui ha lasciato Milanello il giorno della partenza per Istanbul sono state un bellissimo biglietto di congedo.

Nel frattempo, ci avviciniamo a grandi passi verso il primo importantissimo appuntamento della stagione: il terzo turno preliminare di Europa League, in programma il 27/28 luglio e 3/4 agosto: tra cinque giorni, venerdì 14, ci sarà a Nyon il sorteggio degli accoppiamenti e, scorrendo la lista delle possibili avversarie, c’è un’infinita varietà di opzioni, molte delle quali sconosciute ai più. Volendo abbozzare una sorta di ranking, possiamo individuare quelle che sono le squadre più pericolose da incrociare: in cima alla graduatoria piazziamo un trio composto dagli olandesi dell’Utrecht, la Stella Rossa Belgrado e la Dinamo Bucarest, queste ultime compagini dall’importante tradizione europea e dagli stadi infuocati; un gradino più in basso gli scozzesi dell’Aberdeen, gli svizzeri del Lucerna, i danesi del Brondby ed i greci del Panionios. Sia chiaro, parliamo di tutta una serie di squadre assolutamente alla portata del Milan, ma si sa che soprattutto ad inizio stagione le insidie su condizione fisica ed amalgama di squadra sono dietro l’angolo e pertanto servirà massima concentrazione.

Un ultimo pensiero, il più importante di tutti, va alla mia città: Torre Annunziata, straziata dal dolore per la morte di otto persone a causa del crollo della palazzina due giorni fa. L’Italia intera è rimasta per oltre 24 ore col fiato sospeso, nella speranza che dalle macerie riemergesse il miracolo della vita. Così non è stato e chi scrive, a titolo personale e a nome della redazione di SpazioMilan.it, si stringe intorno alle famiglie Cuccurullo, Guida ed Aprea. Che la terra sia lieve a Giacomo, Adelaide, Marco, Pina, Pasquale, Anna e soprattutto ai piccoli Francesca e Salvatore.

Twitter: @Juan__DAv

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This post was last modified on 9 Luglio 2017 - 13:11

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