L’ epilogo della vicenda sembra già scritto: Lucas Biglia diventerà un giocatore del Milan. L’incertezza riguarda i tempi con cui si arriverà a questa conclusione. Le voci di accordo trovato, circolate domenica, non hanno trovato corrispondenza nei fatti, scrive stamani il Corriere dello Sport.
Del resto Lotito, oltre che pronto a cambiare le carte in tavola, ha sempre dimostrato di essere abilissimo nel braccio di ferro: sa resistere e, quasi sempre, alla fine la spunta lui. Per il regista argentino continua a chiedere una cifra complessiva di 20 milioni di euro e non concede spiragli per eventuale sconto. Il Milan, invece, parte da 14 milioni, come quota fissa con l’aggiunta di altri 3 come bonus. Insomma, tutt’altro che un abisso, ma occorre che almeno una delle parti in causa faccia un passo verso l’altra per trovare un accordo. E in gioco, volendo, ci sarebbe pure il cartellino di Gianluca Lapadula, che non dispiace ne a Simone Inzaghi ne alla Lazio. Ma le due società, in ogni caso, non sarebbero d’accordo sul conguaglio che il Milan dovrebbe aggiungere.
Intanto ieri mattina Biglia è atterrato a Roma. Quando è sbucato dal Terminal il suo umore era dello stesso colore dei suo abiti – sottolinea il CorSport – ovvero nero. “Se vado ad Auronzo? Non lo so” ha sibilato a chi ha provato a chiedere lumi sui suoi programmi futuri. Ovvio che il giocatore Argentino non voglia andare in ritiro con la Lazio, primo perché il suo desiderio è quello di andare al Milan e secondo per evitare la contestazione dei tifosi.
A quanto pare una decisione in questo senso verrà presa questa mattina, dopo un incontro tra la società biancoceleste, il giocatore e il suo procuratore Montepaone. Per intendersi, anche Lotito non vuole più Biglia. Anzi, ha già in mano un sostituto dell’argentino. La verità è che non ha per nulla gradito il suo atteggiamento e non vuole nemmeno dargliela vinta facilmente.
Il Milan, comunque, comincia ad avare una certa fretta e vuole regalare a Montella il regista fondamentale per il suo gioco: venerdì è in programma la partenza per la Cina, dove voleranno anche Fassone e Mirabelli. E a distanza sarebbe ancora più complicato tenere i contatti con Lotito, al di là dei buoni rapporti esistenti tra l’ad rossonero e il presidente biancoceleste.