Duecento milioni di ricavi. Dalla Cina. All’anno. E’ l’incredibile somma che Yonghong Li ha previsto di incassare per col piano quinquennale con cui vuole far tornare grande il Milan, business plan che tuttavia è stato per il momento rimandato dall’UEFA, che prima di concedere il voluntary agreement vuole vederci chiaro sulle ragioni di questo ottimismo paventato dai nuovi proprietari del Milan e sulla struttura.
L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport riporta i numeri svelati ieri da Il Sole 24 Ore, il quale evidenzia che, secondo il piano cinese, il Milan dovrebbe veder aumentare il suo fatturato annuo dai 196 milioni attuali ai clamorosi 524 della stagione 2021/20222, in pratica triplicandolo e aumentando anche il monte ingaggi ed ovviamente il budget sul mercato dei prossimi anni a cifre astronomiche.
Ma come pensa Marco Fassone di arrivare a questi numeri? Affidare la crescita in Cina ad imprenditori e dirigenti del posto, che conosco bene il mercato del Paese del Dragone. Progetto assolutamente ambizioso visto che il Barcellona ricava dalle parti di Pechino non più di 15 milioni annui e la stessa società di consulenza del club di Via Aldo Rossi – la Mailman Sports – ha stimato un ricavo compreso tra i 10 e 20 milioni annui.
This post was last modified on 14 Giugno 2017 - 12:31
