Dopo aver esaminato la stagione rossonera dal punto di vista del collettivo, è la volta di dare uno sguardo al rendimento dei vari reparti. La gestione ad ampio raggio adottata da Mister Montella, ha sicuramente permesso a molti giocatori di mettersi in luce in una stagione che ha visto il Milan alternare spesso l’undici di partenza.
Nell’analisi, non possiamo che partire dalla difesa. Con 45 gol subiti, la formazione di Vincenzo Montella ha chiuso al quinto posto nella classifica delle reti incassate, segno dell’ottima complessiva fase difensiva fatta da tutta la squadra. Ma entriamo nello specifico, andando ad esaminare – con Fabio Bazzani – il rendimento individuale del reparto arretrato.
La mediana è stata forse la zona di campo che ha visto la maggiore alternanza dei vari interpreti. Della posizione di play basso davanti alla difesa ne abbiamo già parlato nella scorsa puntata (prima Montolivo, poi Locatelli e infine Sosa), e anche tra gli interni di centrocampo di certo non si può parlare di continuità. Mister Montella ha avuto a disposizione: Bertolacci, Bonaventura, Mati Fernandez, Kucka, Pasalic e Poli. Sei giocatori per due posti. Una competitività che ha alzato l’asticella di rendimento dei rossoneri, come ci spiega Fabio Bazzani.
Sono stati 57 i gol segnati dal Milan nella stagione appena conclusa. Se si pensa ai 94 centri messi insieme dal Napoli di Maurizio Sarri, la differenza è notevole. Rispetto però alle dirette rivali per l’Europa League, il gap è decisamente inferiore: l’Atalanta (quarta), ad esempio, ha totalizzato 62 reti. Nel complesso sicuramente è mancato qualcosa al reparto, come ha sottolineato anche Fabio Bazzani.
fonte: acmilan.com
This post was last modified on 20 Giugno 2017 - 17:21