L’amministratore Marco Fassone ha risposto così alle parole di ieri di Mino Raiola, ribadendo il corretto operato della società rossonera che ha portato alla rottura delle negoziazioni per il rinnovo del contratto di Gianluigi Donnarumma.
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“Abbiamo avuto un comportamento corretto fin dall’inizio. La decisione di Donnarumma è stata quella di non rinnovare il proprio contratto. Con Raiola ho avuto lo stesso comportamento fin dal primo contatto che risale al 14 aprile. Non credo che abbiamo sbagliato niente. Ho parlato diverse volte con Donnarumma, in lui ho visto lo sguardo di un ragazzo innamorato di questa maglia. Credo che la decisione l’abbia presa Raiola esclusivamente per business. Mino l’ho sentito ieri, mi ha anticipato i temi dell’intervista. Speranze? Difficile ma mai dire mai. Preciso però che la deadline è per il 3 luglio, non possiamo permetterci di aivere giocatori in scadenza dopo quella data. Vale per tutti. Le minacce di morte? L’ho saputo da Raiola e gli ho assicurato che faremo di tutto per proteggere Gigio nel caso ce ne fosse bisogno. Mirabelli? Conosco Massimo da tanto tempo e nessuno ne ha mai accusato i modi aggressivi. E’ un manager onesto e competente che non scende mai a compromessi. Non credo che tutto ciò possa definirsi un incubo. E’ un dispiacere, quello si. Poi se dobbiamo prendere il lato positivo c’è da sottolineare il nostro operato che è in totale sintonia con la società. Perdiamo tanto denaro e un campione ma non l’affetto dei nostri tifosi. Stiamo seguendo diversi portieri e Perin è una possibilità”.
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“Raiola ha dato la sua versione. Abbiamo fatto tutto il nostro possibile per far rinnovare Donnarumma, ma lui e il suo procuratore hanno preso strade diverse. Il rinnovo di Gigio era una nostra priorità e cosi è stato. Raiola ha usato la scusa del tempo, ma noi abbiamo aspettato per due mesi. Avevamo bisogno di sapere per trovare un sostituto. Minacce? Ho saputo solo da Raiola. Il nostro pressing è dovuto al fatto che reputavamo Donnarumma un giocatore importante. Lo striscione fuori da Casa Milan è opera dei tifosi del Milan, in totale accordo con la società”
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“Se la versione di Gigio fosse confermata sarebbe un danno tecnico ed economico. La gente del Milan è con noi, vicina al progetto. Fin dalla prima settimana abbiamo cominciato colloqui con Gigio e Raiola. Due mesi sono tempi importanti. Noi ora abbiamo bisogno di un portiere sereno e non in scadenza. Raiola fin dalla prima settimana di aprile ci ha detto che non se la sarebbe sentita di firmare a breve. Noi avevamo il si di Gigio, poi Raiola è capace di influenzare i suoi assistiti ed è prevalsa la sua linea. Spero Gigio non abbia il coraggio di andare alla Juve, lì oltre al danno ci sarebbe la beffa. Oggi è del Milan e sarà libero di decidere il suo destino dal 1º luglio 2018. Noi non abbiamo bisogna delle elemosina, Donnarumma vale molto di più. Non accettiamo i 20 milioni. Le offerte saranno valutate, ma abbiamo già comunicato a Donnarumma che rimarrà qui. Sostituto? Cerchiamo un portiere da Milan in modo che Montella non abbia problemi in questo senso. Mirabelli sta lavorando con la priorità di trovare un altro portiere. Le critiche a Mirabelli? Con Raiola sono stato chiaro, io e Mirabelli siamo una cosa sola, abbiamo stili diversi ma condividiamo tutto. Abbiamo fatto un’offerta molto bella a Donnarumma. Conti? Ho parlato di questo giocatore con Luca Percassi da quando abbiamo fatto l’incontro con Kessié. Ho incontrato anche l’agente del giocatore. Non parliamo di un giocatore in scadenza, non c’entra nulla con Donnarumma. L’importante è avere un contatto chiaro. Nessuna società mi ha chiesto Donnarumma, le differenze sono visibili. Se Raiola ha lasciato una porta aperta mi ci butto dentro, saremo felici se ci ripensasse. Sono anche sicuro che si calmerebbe anche la tensione con i nostri tifosi perchè alla fine gli vogliamo tutti bene. Noi vogliamo Gigio, con Raiola mi sento frequentemente. Dopo l’Under 21 Gigio tornerà qui. Chi vivrà vedrà”.
This post was last modified on 19 Giugno 2017 - 14:07