L’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport‘ analizza il mutamento dell’attacco rossonero, dopo l’arrivo di Fabio Borini. L’ormai ex attaccante del Sunderland è il primo colpo italiano della nuova dirigenza, il quinto in totale, e il secondo in attacco dopo il portoghese Andrè Silva.
Un attacco che si rivoluzionerà nella prossima stagione. Se il modulo resterà lo stesso, Montella per il suo tridente vorrebbe sei attaccanti, due per ruolo, per affrontare al meglio campionato e Europa League. Detto dei due nuovi volti, l’altro che dovrebbe restare è Suso. Lo spagnolo però ha il contratto in scadenza nel 2019 e questo silenzio sul rinnovo potrebbe preoccupare. Honda andrà in scadenza e non rinnoverà, così come Ocampos e Deulofeu, che non sono stati riscattati dal Diavolo. Nel ventaglio degli attaccanti ne restano tre, tutti sul piede di partenza. Niang è tornato dal prestito al Watford ma la sua permanenza al Milan è poco probabile. L’Everton è sulle sue tracce, lui aspetta l’Arsenal, il Milan vorrebbe cederlo a titolo definitivo, ricavando almeno 12-14 milioni. Discorso diverso per Bacca che non sembra esaltato dall’ipotesi di approdare in Ligue 1, Marsiglia soprattutto, e vorrebbe tornare al Siviglia. La sua valutazione è scesa rispetto ai 30 milioni pagati dai rossoneri due fa ma intorno ai 18 milioni si potrebbe chiudere. Lapadula invece sembra vicinissimo al Genoa dove giocherebbe titolare.
Un via vai di punte che se si completasse lascerebbe comunque delle caselle vuote in avanti. Ecco perché il mercato in entrata degli attaccanti non sembra finito. Oltre al sogno, quasi impossibile, Aubameyang, rimane molto viva la pista Kalinic. Come scrive la rosea, la formula B2, dopo Borini si attende l’arrivo di un altro bomber. Il lavoro a Casa Milan non finisce mai.
This post was last modified on 29 Giugno 2017 - 11:31