L’edizione odierna del Corriere dello Sport ha sottolineato come il primo Milan di Silvio Berlusconi non riuscì a centrare l’accesso alle coppe europee. Correva l’annata 1985/1986 e il Diavolo, che cambiò proprietà il 20 febbraio 1986, concluse il campionato al settimo posto. Un po’ meglio andò durante la stagione successiva: malgrado un mercato non caratterizzato da nomi altisonanti, ma contraddistinto dagli arrivi di Giovanni Galli, Bonetti, Cimmino, Donadoni, Galderisi e Massaro, che andarono ad aggiungersi a Tassotti, Baresi, Maldini, Filippo Galli, Evani e Virdis, i rossoneri riuscirono infatti ad accedere all’edizione successiva della Coppa Uefa. Il tutto grazie allo spareggio vinto ai danni della Sampdoria, grazie a un gol di Massaro, ai supplementari. In panchina, sedeva Fabio Capello, che sostituì l’esonerato Nils Liedholm.
Il Milan di Yonghong Li, che è diventato il numero uno del club di Via Aldo Rossi alla vigilia del derby di ritorno, è invece subito riuscito a tornare in Europa, pur dovendo passare per il terzo turno preliminare di Europa League, e, sul mercato, è partito con il piede giusto. Alla corte di Vincenzo Montella, sono infatti già arrivati Musacchio, Ricardo Rodríguez, Kessie e André Silva. Il tutto mentre la finestra estiva è appena iniziata, nuovi innesti potrebbero essere dietro l’angolo e l’obiettivo dichiarato della dirigenza è chiudere il prossimo campionato tra le prime quattro.