I trent’anni dall’arrivo di Arrigo Sacchi sulla panchina rossonera meritano il giusto riconoscimento, anche da chi quell’epoca l’ha vissuta da protagonista. È il caso di Carlo Ancelotti, che sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, ha ricordato il periodo del Milan di Sacchi.
“La cosa più rivoluzionaria era l’uomo, cioè l’allenatore con il quale io avevo a che fare per la prima volta. Un martello. Sacchi pretendeva tantissimo, non staccava mai. Ma devo ammettere che era un genio, un innovatore“.
This post was last modified on 30 Giugno 2017 - 14:55