Sogni ed ipotesi: Montella vara il suo Milan-multiforme

Quattro. Ovvero il numero, ad oggi, dei volti nuovi in casa Milan. Altrettanti, da qui a fine mercato, dovrebbero arrivare, senza considerare l’ipotetico sostituto di Donnarumma. Che, a proposito, alla fine molto probabilmente rinnoverà, magari andando via fra un anno, magari no. Ma, intanto, la sensazione è che prolungherà il contratto in scadenza a giugno 2018. Una rivoluzione, dicevamo poc’anzi, considerato che gli ipotetici otto-nove innesti che conteremo a fine agosto sono tutti, almeno sulla carta, titolari inamovibili.

Scelte

Una varietà di nuovi giocatori certamente molto importante, che darà linfa a Vincenzo Montella. Il quale potrà attingere linfa, dai neorossoneri, sia a livello tecnico che a livello tattico. Ciò, nell’annata che vedrà il ritorno del Milan nelle competizioni europee, vorrà dire che il tecnico campano potrà fare scelte non solo su chi schierare partita dopo partita, ma anche, inevitabilmente, di poter sparigliare le carte in tavola, scegliendo fra diversi schieramenti in base alla gara e all’avversario da affrontare. Magari anche a gara in corsa. Un fattore che, sostanzialmente, ha concesso alla Juventus di Massimiliano Allegri di sfiorare il Triplete lo scorso giugno e che, da sempre, nel calcio assicura quell’imprevedibilità tattica mancata a Suso e compagni in questo campionato.

Uomini duttili

Una delle migliori caratteristiche degli uomini della rosa -e anche di quelli che potrebbero arrivare- rappresenta proprio la capacità di disimpegnarsi, in maniera più che positiva, in diversi ruoli. Ieri, ad esempio, scrivevamo del -dolce- rebus chiamato Bonaventura, la cui duttilità ne fa uno dei centrocampisti italiani più apprezzati dagli allenatori. A lui, pilastro del Milan del recente passato e del prossimo futuro, si sono aggiunti giocatori come Kessié e Ricardo Rodriguez. Il primo, sempre proveniente da Bergamo, ha dimostrato di ben figurare sia in un centrocampo a cinque che come mezz’ala nel 433, oltre che da mediano di rottura. Il secondo, protagonista nel Wolfsburg, si è dimostrato capace sia nel ruolo di terzino basso in una difesa a quattro, sia come esterno nel 352. Caratteristica, questa, condivisa col un elemento decisamente apprezzato da Montella e che appare sempre più vicino al Milan: Andrea Conti.

André Silva in, Kalinić o Belotti…

L’acquisto dell’attaccante portoghese, poi, non ha chiuso le porte del reparto offensivo milanista. Serrata, ancora, la trattativa per il croato della Fiorentina, la cui richiesta è di 30 milioni pagabili in un unica tranche. Non pochi, probabilmente, per un giocatore sicuramente validissimo che, però, viaggia verso i trent’anni anni e non sembrerebbe scaldare in modo particolare gli animi dei tifosi, ancora sotto shock dopo la querelle – rinnovo o meno, irreversibile- Donnarumma. In tale scenario, Fassone e Mirabelli non hanno mai mollato, pur non esponendosi mai, Andrea Belotti. Il capitano del Torino, la cui valutazione non induce ottimismo, sarebbe il colpo perfetto sotto tutti i punti di vista: tecnico, tattico e mediatico, con l’ambiente che lo acclama da tempi non sospetti. In tal senso, i tre rinvii della trattativa con lo stesso Kalinić, l’interessamento granata per i vari Zapata e Simeone e le recenti dichiarazioni di Cairo lasciano presagire che #BelottiMilan sia una trattativa a cui la dirigenza di Via Aldo Rossi pensa eccome.

Tante soluzioni

Nello scenario appena descritto, quindi, va a comporsi un puzzle dalle più svariate forme. Con due attaccanti di ruolo, elementi come Kessié, Bonaventura, Rodriguez e, ipoteticamente Conti, senza dimenticare Suso ed il possibile arrivo di un’altro esterno offensivo -Forsberg?- appare quantomai tatticamente ingolosito Vincenzo Montella. L’idea principale dell’ex trainer di Samp e Catania è notoriamente il 433, ma perchè escludere il 352? Ai tempi di Firenze, tale disposizione tattica, diede parecchie soddisfazioni al popolo viola. Non vanno scartate, peraltro, anche le ipotesi di 442 o -ritornando alle fantasie berlusconiane- 4312.  In sostanza, quindi, un poker di vestiti tattici che Montella potrebbe far indossare al suo Milan: un ampio ventaglio di possibilità, che potrebbero far ritornare il Diavolo fra le regine d’Italia.

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