Negli occhi di tutti i tifosi ci sono sicuramente due momenti della stagione di Suso. Il derby d’andata, quando con una fantastica doppietta stava riuscendo a regalare la vittoria ai rossoneri, e la splendida prestazione offerta nella finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus, quando da solo fece ammattire tutta la retroguardia più forte d’Europa. Proprio novembre e dicembre hanno coinciso con il suo momento di migliore brillantezza e, quattro dei suoi sette gol in campionato, sono stati messi a segno proprio nel mese di novembre. Una prima parte di stagione, quindi, da vero protagonista e trascinatore, poi il calo, anche un po’ fisiologico se si considera che fino a marzo, Suso è sceso in campo in tutti gli impegni ufficiali della sua squadra. L’acuto contro la Lazio resta l’unico da gennaio in poi e l’infortunio di marzo, per cui è costretto a lasciare il campo contro il Chievo, lo tiene fuori per tre partite.
Torna ad inizio aprile contro il Palermo ed illumina subito la scena con una pennellata su punizione che apre il tabellino dei marcatori. Un po’ in ombra nel derby, ma comunque decisivo con l’assist a Romagnoli ed il calcio d’angolo battuto in occasione della rete del pareggio realizzata da Zapata. Nelle ultime due gare, però, si è visto di gran lunga il peggior Suso della stagione. Soprattutto nella sconfitta casalinga contro l’Empoli con un rigore sbagliato ed una prestazione ben al di sotto della sufficienza. L’esterno iberico sta pagando un po’ di stanchezza e non potrebbe essere altrimenti, ma deve tornare ad essere il valore aggiunto della squadra per queste ultime quattro partite. Una diffida gli pende sul capo e, quindi, deve essere bravo anche dal punto di vista disciplinare anche perché il Milan senza Suso è davvero poca roba.
This post was last modified on 6 Maggio 2017 - 12:37