Federica Barbi è laureata in Lettere Moderne e Giornalista Pubblicista dal 2012. Collabora con SpazioMilan.it quasi dalla sua nascita, esattamente dall’aprile del 2012. Segue il Milan dalla lontana Torre Annunziata, in provincia di Napoli, ma quando può corre a rifugiarsi a San Siro, per seguire da vicino le vicende rossonere. Attualmente collabora anche con Vesuvio Live e Betclic.
Shèngli (勝利). Si dice così, vittoria, in cinese. A me ha aiutato Google, al Milan, evidentemente, non è bastato cercare la traduzione. Dallo scorso 13 aprile, giorno del closing di una cessione tanto lunga quanto (soprattutto mediaticamente) devastante, la squadra di Montella ha raccolto solo briciole. Appena 2 punti in 4 gare, un bilancio molto negativo condito da prestazioni a dir poco deludenti.
Progetti, proclami, fantomatici tesoretti per i prossimi mercati, tutto incoraggiante ma tutto troppo evanescente perché ancora non tangibile. Non c’è futuro senza presente e il presente adesso non è rassicurante. Dov’è finito l’innovativo Milan di Montella? Quello che aveva spezzato un ciclo di anni fatto solo di traguardi incompiuti e stagioni senz`anima? Cosa è successo in quest’ultimo mese?
I rossoneri sono irriconoscibili: spenti, senza carattere, deconcentrati, come se si fossero fermati prima del tempo. Il campionato, però, continua, e l’Europa è ancora lontana nonostante sembri vicina.
Siamo di fronte a un esempio di nuovo che cambia e destabilizza, e qui si potrebbe discutere sul tempismo della cessione, sul fatto che forse una rivoluzione come questa andava posticipata a fine stagione, quando le acque sono calme e non ci sono partite da vincere.
Si potrebbe discutere, appunto, ma sarebbe comunque inutile. La gara con la Roma è stato l’apice basso di questo Milan che stava stava risorgendo dalle ceneri e ora è solo una fenice che incespica.
Mancano appena 3 gare, 270 minuti che valgono una stagione intera e forse anche il futuro di Montella. Sì, perché in questi giorni si sta alzando il volume delle voci che vorrebbero Roberto Mancini sulla panchina rossonera. Credete sia davvero così impossibile senza Europa…?