Il dato assai più allarmante che emerge, soprattutto dalle ultime tre partite, è che il Milan ha realizzato i suoi quattro gol tutti nei secondi tempi. Seconde frazioni di gioco in cui è riuscito a recuperare il doppio svantaggio nel derby, lo svantaggio a Crotone e a dimezzare il gap contro l’Empoli. Se nella prima parte della stagione, soprattutto nel girone d’andata, il Milan riusciva a limitare i danni nel primo tempo e poi ribaltava le partite, riuscendole a pareggiare o a vincere nella ripresa, e questo dato poteva essere visto come una note di merito e di gran carattere, ora non si può non sottolineare il costante deficit di concentrazione e approccio alla partita. La squadra di Vincenzo Montella spesso, quasi sempre purtroppo, nei primi tempi sembra svuotata, priva di idee ed energie e subisce avversari anche decisamente meno dotati tecnicamente.
A stagione ormai finita, infatti, può essere considerato proprio questo il più grande limite del Milan di quest’anno. La maggior parte dei punti conquistati, e non solo nelle ultime partite, i rossoneri li hanno conquistati nei secondi tempi e c’è un dato clamoroso che vede il Milan addirittura al terzo posto nella speciale classifica che tiene in considerazione solo i secondi tempi dei match di campionato. Una differenza troppo marchiana e marcata che non può passare inosservata. Sembra che ci sia bisogno di essere colpiti nell’orgoglio e, come un pugile suonato e all’angolo che riesce a reagire con orgoglio e forza di volontà, questa squadra sembra diventare tale solo quando si trova in svantaggio. La stagione ormai è andata, però, e questa propensione al farsi fare del male per poi reagire ci è quasi sicuramente costata la qualificazione diretta in Europa League e rischia di compromettere anche il sesto posto.
This post was last modified on 1 Maggio 2017 - 14:22