Belotti, Aubemayang, Morata. Sono questi i nomi principale che circolano per quanto riguarda il prossimo attaccante che potrebbe vestire la maglia rossonera. Nelle ultime ore, però, si sta facendo largo l’ipotesi Alvaro Morata come prescelto dalla dirigenza rossonera che sembra stia accelerando per l’acquisto dell’attaccante spagnolo. 60 milioni è la cifra che il Milan sembra sia intenzionato a versare nelle casse del Real Madrid per arrivare al profilo che sembra essere davvero ormai quello individuato per rinforzare la prima linea rossonera. L’affare è tutt’altro che chiuso, ma tra ieri notte e questa mattina, parecchi esperti di mercato e addetti ai lavori hanno parlato di un Milan molto vicino a chiudere l’affare, avendo la disponibilità di massima del calciatore di trasferirsi a Milano.
Bisognerà aspettare il 3 giugno e la finale di Champions League, in cui Morata è impegnato con il Real contro la Juventus, sua ex squadra, per capire se l’affare potrà andare definitivamente in porto, ma se così fosse la dirigenza rossonera avrebbe sicuramente piazzata un gran colpo. Morata è un attaccante moderno. Ha un ottima tecnica di base, è freddo sotto porta e si trova molto a suo agio nel lavorare con i compagni ed essere nel vivo della manovra della squadra. L’attaccante ideale, insomma, per il 4-3-3 di Vincenzo Montella che, da sempre, predilige gli attaccanti mobili che sappiano lavorare e giocare per la squadra e, nell’occasione, essere anche utili in fase offensiva non solo con i gol, ma anche con gli assist. Morata, inoltre, ha già esperienza in campo internazionale, è il titolare della Nazionale spagnola e ha segnato (proprio quando militava nelle fila della Juventus) in gare importanti di Champions come finali e semifinali.
Dalla sua, la punta iberica, ha anche l’età, in quanto compirà 25 anni solo ad ottobre e quindi ampi margini di miglioramento e già una media realizzativa che è molto migliorata nell’ultimo periodo. Nell’ultima stagione al Real, infatti, dove ha spesso e volentieri fatto la riserva di Benzema, il canterano madridista ha messo a segno, infatti, ben 15 gol in appena 26 presenze, di cui molte da subentrato o sostituito a partita in corso, con una media gol inferiore solo a quella di Messi. Numeri importanti per un ragazzo che ha voglia di giocare e, proprio questa ragione, potrebbe spingerlo ad abbracciare il nuov progetto del Milan che gli offre di diventare il punto cardine del nuovo attacco di Vincenzo Montella. Unico neo dello spagnolo, d’altronde, può essere rappresentato proprio da questa poca abitudine a giocare titolare durante la sua carriera. nelle ultime due stagioni, infatti, è stato poco più che un panchinaro sia nel Real, che nelle Juventus durante la passata stagione.